Secondo round dell’anno in vista per Bending Spoons. Il colosso italiano delle applicazioni, diventato ormai piattaforma tecnologica, ha avviato a fine ottobre una nuova raccolta di capitali (dopo il round da 155 milioni di dollari di febbraio) con l’obiettivo di concludere la sottoscrizione entro la fine dell’anno.
Secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, l’ex unicorno vuole raccogliere circa 42 milioni di euro dal nuovo round e punta a far entrare un altro socio di minoranza rilevante da affiancare al parterre di investitori che da tempo hanno investito nel progetto: NB Renaissance, Startip (controllata da Tamburi Investment Partners), Baillie Gifford, Cox Enterprises, Nuo Capital (al 50% di Exor e di Wwicl, family office di Honk Kong) e Durable Capital Partners.
Valutazione alle stelle
L’assemblea dei soci del gruppo italiano guidato dal ceo e co-fondatore Luca Ferrari ha approvato a fine ottobre un aumento di capitale che prevede l’emissione di 1,88 milioni di nuove azioni senza diritto di voto (circa l’1,5% del capitale), a un prezzo unitario di 22,37 euro comprensivo di sovrapprezzo. Una cifra che, estesa al totale delle azioni, proietta la valutazione di Bending Spoons intorno a 2,9 miliardi, ben oltre i 2,55 miliardi di dollari di pochi mesi fa, anche grazie alle recenti acquisizioni di WeTransfer e Issuu.
I soci con diritto di voto, vale a dire i fondatori e il parterre di investitori principali, hanno già rinunciato al diritto di prelazione. Il diritto di opzione è valido per due settimane per i dipendenti e per gli altri piccoli investitori senza diritto di voto dal deposito dell’avviso di offerta, avvenuto pochi giorni fa.
Il nuovo socio
Ma l’obiettivo principale, secondo quanto risulta a questo giornale, è far entrare un nuovo investitore, sulla cui identità le bocche rimangono cucite. A farlo intuire sono i documenti dell’aumento di capitale visionati da MF-Milano Finanza: l’assemblea ha infatti già approvato la possibilità di offrire l’inoptato a un investitore terzo con cui è già stato siglato un accordo di investimento.
Inoltre è stato previsto che il pacchetto che sarà sottoscritto dal nuovo socio venga automaticamente convertito in azioni con diritto di voto equiparandolo quindi al gruppo di sei investitori di minoranza rilevanti. Il controllo rimarrà stabilmente nelle mani dei fondatori, che possiedono circa il 70% dei diritti di voto. Interpellata Bending Spoons ha preferito non commentare.
I warrant per i nuovi membri del board
Oltre al nuovo round da 42 milioni l’assemblea ha dato il via libera all’emissione di oltre 85 mila warrant (e di 85 mila azioni collegate) da offrire ai due consiglieri d’amministrazione entrati nel board a fine luglio come rivelato da questo giornale. In base agli accordi presi infatti Robert J. Mylod (fondatore e managing director di Annox Capital Management oltre che presidente di Booking Holdings) e Leah Rose Schwartz (managing director di Allen & Company) hanno ottenuto il diritto di ricevere una parte o tutto il compenso annuo sotto forma di strumenti finanziari di Bending Spoons.
I warrant approvati dall’assemblea del gruppo verranno offerti ai due consiglieri in base a modi e tempi contenuti in linee guida ancora da approvare da parte del consiglio di amministrazione della tech italiana. Anche il prezzo di sottoscrizione delle oltre 85 mila azioni azioni sottostanti sarà determinato di volta in volta dal board. Il termine finale per sottoscrivere le azioni legate ai warrant è stato fissato per il 31 dicembre 2034. (riproduzione riservata)