Bending Spoons, l’ad Luca Ferrari: siamo pronti all’Ipo. Nel 2026 margini raddoppiati a 1,4 miliardi di dollari con Vimeo e Aol
Bending Spoons, l’ad Luca Ferrari: siamo pronti all’Ipo. Nel 2026 margini raddoppiati a 1,4 miliardi di dollari con Vimeo e Aol
Il ceo parla a Reuters: valutiamo l’apertura di due sedi in Europa, a Madrid e Varsavia. Rischio bolla AI? Qualche progetto ha basi solide, altri sono iper-valutati

di Alberto Mapelli 13/11/2025 12:47

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Bending Spoons è «pronta a quotarsi» e «ogni anno potrebbe essere quello buono». A dirlo è l’amministratore delegato e co-fondatore Luca Ferrari in un’intervista a Reuters, in cui prevede un raddoppio dell’ebitda adjusted nel 2026, una volta completata l’integrazione delle due maxi-acquisizioni di Vimeo e Aol.

Pronti all’Ipo

«Non so se saremo quotati l'anno prossimo, ma siamo pronti. Ogni anno potrebbe essere quello giusto», ha detto Ferrari. L’ad ha aggiunto che probabilmente la destinazione sarà Wall Street, dove le aziende tecnologiche vengono valorizzate maggiormente.

A rendere Bending Spoons pronta allo sbarco in borsa sono le due maxi acquisizioni da circa 1,4 miliardi di dollari di Vimeo e Aol. Grazie a queste, la stima è che l’ebitda adjusted arrivi a 1,4 miliardi di dollari nel 2026. Un dato raddoppiato rispetto ai 700 milioni di dollari attesi per l’anno in corso. Bending Spoons è stata valutata 11 miliardi di dollari in occasione del round appena chiuso.

Bending sta valutando l’apertura di altre due sedi in Europa: a Madrid e Varsavia. In totale impiega oltre mille persone, a cui se ne aggiungeranno altre 1.200 con Aol e Vimeo.

Rischio bolla AI

Ferrari ha commentato anche il rischio bolla AI, tracciando un parallelo con il crollo delle dot.com nei primi anni 2000. «Accanto ad alcuni progetti e aziende solidi con un valore reale e valutazioni potenzialmente ragionevoli, anche se un po' alte, ci sono molte iniziative senza valore valutate a livelli assurdi», ha detto. 

Anche per questo Bending Spoons ha preferito investire in aziende che erano state lente ad adottare l'intelligenza artificiale, per poi utilizzare la tecnologia per migliorare i propri prodotti.

Riguardo le due recenti acquisizioni, Ferrari ha spiegato di poter «implementare alcune efficienze», ma nel complesso di essere «in una fase di crescita». In Vimeo, la previsione è che l’AI automatizzi processi che richiedono molto tempo, come la conversione dei formati video, la generazione dei sottotitoli e la traduzione automatica. In Aol, invece, la volontà è di migliorare i consigli sui contenuti per incrementare i ricavi derivanti dalla pubblicità, prima di modernizzare il servizio di posta elettronica per adeguarlo ai principali concorrenti. (riproduzione riservata)