Bbva chiude il cerchio in Italia. La banca basca, impegnata in Spagna nell’opa ostile su Banco Sabadell, ha lanciato le carte di credito anche sul mercato italiano e così ha completato la sua offerta, basata su un modello solo digitale.
«Era fondamentale che i nostri clienti potessero disporre rapidamente di un pacchetto integrato di prodotti», spiega Javier Lipuzcoa, direttore digital banking di Bbva in Italia. «Il vostro Paese è un mercato importante, con delle tendenze di crescita molto evidenti nelle transazioni di mobile banking che vogliamo continuare a sfruttare».
Zero commissioni il primo anno
Le carte di credito degli spagnoli potranno essere richieste anche in formato solo digitale e hanno un limite tra 600 e 6 mila euro. Il primo anno non sono previste commissioni, promozione che può essere estesa in caso di uso regolare della carta. «Speriamo in un’ottima accoglienza, come è già successo con gli altri nostri prodotti», aggiunge Lipuzcoa.
Il boom del c/c remunerato
Bbva è entrata in Italia nel 2021 e in tre anni ha raggiunto 580 mila clienti. La svolta è arrivata a settembre 2023, quando i baschi hanno offerto una remunerazione del 4% sui conti correnti a zero spese: fino ad allora i correntisti erano 250 mila, numero più che raddoppiato in poco più di un anno. Ora la banca basca punta a 600 mila clienti entro fine 2024, per poi arrivare al milione in due anni e mezzo.
L’offerta sarà rimodulata dopo gennaio
Per riuscirci, però, Bbva dovrà trattenere i correntisti, che potrebbero andare altrove quando la promozione sui conti scadrà a gennaio. L'offerta non sarà rinnovata, ma dovrebbe essere rimodulata per tenere conto del taglio dei tassi. Ai nuovi clienti, invece, Bbva continuerà a offrire il 3,5% per sei mesi. «Per noi è importante mantenere un impegno a lungo termine», dichiara Lipuzcoa. «Quindi monitoreremo le condizioni del mercato per proporre le condizioni più favorevoli possibili».
Occhi su pmi e lavoratori autonomi
L’offerta di Bbva comprende prodotti di finanziamento, risparmio e investimento. A luglio i baschi hanno lanciato anche i mutui digitali e ora puntano a pmi e lavoratori autonomi. «Stiamo esplorando l’ingresso in questi due segmenti, ma il progetto è ancora in fase iniziale», racconta Lipuzcoa, che poi fa il punto sull’ingresso in Germania: «Contiamo di essere pronti nell’estate del 2025 con un’offerta simile a quella italiana, adattata però alle caratteristiche e alle esigenze del mercato tedesco». (riproduzione riservata)