La Vigilanza accende un faro su controlli e remunerazioni di Banca Profilo. Ieri i cda della private bank milanese e di Arepo - il veicolo del fondo Sator creato da Matteo Arpe - hanno discusso il rapporto dell’ultima ispezione chiusa ad agosto.
Gli esiti dell'accertamento ad ampio spettro non hanno «interessato aspetti con impatto sulla rappresentazione patrimoniale né comportato restrizioni all'attuale operatività» ma, spiega la banca, hanno individuato alcune aree che richiedono interventi mirati. In particolare Bankitalia indica «rilievi ed aree di intervento relativi principalmente al rafforzamento del sistema dei controlli interni, alla definizione del limiti operativi, all'adeguamento delle prassi aziendali in materia di remunerazione ed al miglioramento della reportistica agli organi collegiali», spiega la nota.
Si tratta di aspetti già al centro dell’attenzione del nuovo board e del management, che nel piano 2026-28 appena approvato hanno avviato una serie di interventi da implementare nell’arco dei prossimi sei mesi per garantire una governance più solida e processi più trasparenti. Parallelamente, come anticipato da MF-Milano Finanza, Arepo e Sator vogliono accelerare la chiusura del fondo Sator Private Equity.
L’obiettivo è definire, in coerenza con le indicazioni di Banca d’Italia e dopo una consultazione con i quotisti, tempi e modalità per l’assegnazione diretta delle azioni dell’istituto agli stessi quotisti, oltre a un adeguamento della governance. Nel frattempo Giorgio Cardena è stato nominato co-direttore generale responsabile prodotti e mercati, mentre Andrea Semmoloni è diventato responsabile del risk management. E nuovi ingressi sarebbero in arrivo. (riproduzione riservata)