Azioni, i 5 migliori titoli tech con rialzi fino al 300% da inizio anno. Perché l'Europa straccia il Nasdaq
Azioni, i 5 migliori titoli tech con rialzi fino al 300% da inizio anno. Perché l'Europa straccia il Nasdaq
L’indice Europe Tech di Euronext è balzato del 15% da gennaio, mentre il Nasdaq è rimasto quasi fermo, con titoli volati del 300%. Perché tanto successo? 

di di Elena Dal Maso 13/06/2025 17:40

Ftse Mib
39.929,18 17.40.00

+1,24%

Dax 30
23.699,12 23.30.16

+0,78%

Dow Jones
42.515,09 3.03.24

+0,75%

Nasdaq
19.701,21 23.30.00

+1,52%

Euro/Dollaro
1,1553 3.06.36

-0,24%

Spread
95,88 17.30.08

-1,70

Il settore tecnologico europeo batte di gran lunga Wall Street. L’indice Europe Tech di Euronext è infatti salito del 15% circa da inizio anno, mentre il Nasdaq Composite è rimasto quasi invariato (+1,8%) nello stesso periodo. Una situazione del genere fino a un anno fa sembrava forse fantafinanza. Nel frattempo, però, qualcosa di fondamentale è cambiato, Donald Trump è salito alla presidenza della Casa Bianca e la sua politica di dazi contro tutti e di taglio delle tasse con un conseguente aumento della spesa pubblica stanno facendo fuoriuscire dagli Stati Uniti miliardi di dollari di investimenti.

Il traino della Germania

A riprova di questo fatto, l'euro è balzato di quasi il 14% sul dollaro da inizio anno, un’enormità per valute così importanti che di solito si muovono in maniera molto più cauta. Gli investitori istituzionali, quindi, si sono rivolti agli asset europei grazie anche al traino dei forti investimenti annunciati dalla Germania, in particolare per infrastrutture e difesa. Il governo Merz ha infatti approvato un pacchetto da 1 trilione di euro, che include 500 miliardi per infrastrutture e 100 miliardi per investimenti climatici. E i cui benefici, a ricaduta, sono attesi sulla crescita di tutta l’Eurozona.

Dazi e guerre

Nel frattempo, il quadro macro resta complesso e questa incertezza, per alcuni versi, può muoversi a favore dei titoli tech europei. Da un lato resta il problema dei dazi Usa, con sempre nuove scadenze annunciate da Trump (l’ultima verso l’Ue è del 9 luglio, ma potrebbe slittare) mentre cerca fragili accordi con l’altro colosso mondiale, la Cina. Dall’altro venerdì 13 giugno Israele ha iniziato a bombardare i siti nucleari dell’Iran, che ha minacciato ritorsioni. Sullo sfondo, la guerra in Ucraina che impegna la Russia e che non pare vedere ancora una fine. Perché i titoli tech europei potrebbero beneficiarne?

Cinque casi sotto la lente

Se si va a guardare la tabella delle azioni tecnologiche del Vecchio Continente che sono salite di più da inizio anno, emergono società che lavorano sia per il settore civile che per quello della Difesa.

Al primo posto si colloca Exail Technologies, è un gruppo industriale francese da 1,2 miliardi circa di capitalizzazione che opera in diversi settori, dalla robotica autonoma, alla navigazione, al segmento aerospaziale e della fotonica. E’ anche la società che produce droni per la guerra sottomarina con mine. Il titolo, chiaramente, ha preso a salire bene dopo la notizia del bombardamento ai siti iraniani, con un aggiornamento di performance, da inizio anno, di quasi il 320%.

Theon International Plc (+130% circa da gennaio), è un'azienda con sede a Cipro e produzione in Grecia, ma è quotata ad Amsterdam e usa la tecnologia per scopi di Difesa. Infatti il gruppo progetta e produce sistemi di visione notturna e imaging termico per applicazioni militari e di sicurezza, oltre che per usi civili, come la lotta antincendio.

Con una performance a sua volta a tripla cifra (+115% circa), Exosens è ancora una volta una società francese che lavora in modo dual-use: infatti si occupa di produzione e commercializzazione di tecnologie elettro-ottiche avanzate, specialmente nel campo del rilevamento e imaging, usate sia nella Difesa, che nel controllo industriale. Gli altri segmenti di specializzazione sono ricerca nucleare e le scienze della vita.

Norbit, forte della sua performance del +107%, ha sede in Norvegia, lavora con i sonar, utili sia per i tracciamenti delle posizioni in mare che per il rilevamento di perdite sottomarine.

Un altro gruppo norvegese è Kitron (+68% circa da inizio anno), che opera nel settore dell’elettronica e della strumentazione medica, ma anche per la Difesa sul fronte della protezione dai rischi informatici.

Le azioni italiane del tech

Sono poco più di una ventina i titoli di Piazza Affari presenti nell’indice tecnologico europeo che, in linea generale, non sono legati al settore della Difesa, a parte Tinexta (+38,5% da gennaio) che si occupa di sistemi di protezione dagli attacchi cyber, spesso legati a fattori geopolitici.

A seguire come performance da inizio anno, Maire Tecnimont (+36,8%), gruppo che si occupa di transizione energetica, ingegneria, approvvigionamento e costruzione di impianti industriali, in particolare nel settore & gas e chimica verde.

Con una performance che va dal +33% al 30% si collocano vicini in classifica quattro realtà italiane come Sesa (aiuta le aziende a modernizzare i propri processi e a sfruttare le nuove tecnologie per diventare più efficienti e competitive), Moltiply Group (offre servizi di comparazione e intermediazione di prodotti finanziari, come mutui, prestiti e fondi), Seco (opera nella digitalizzazione di prodotti e processi industriali, sfruttando tecnologie come l'edge computing, l'Internet of Things, la data analytics e l'intelligenza artificiale) e Technoprobe (produce schede sonda utilizzate per il test dei semiconduttori, in particolare chip e microprocessori). Ad una certa distanza dal gruppo delle quattro si colloca Philogen (+15,4% da inizio anno), che invece effettua ricerca e sviluppo di farmaci per il trattamento di malattie gravi, in particolare cancro e patologie infiammatorie croniche. (riproduzione riservata)