Azioni 2026, otto gioielli di Piazza Affari su cui punta Lemanik che possono crescere fino al 31%
Azioni 2026, otto gioielli di Piazza Affari su cui punta Lemanik che possono crescere fino al 31%
Nonostante la Tobin Tax in via di raddoppio, Lemanik punta su alcuni titoli di Piazza Affari che potrebbero regalare grandi soddisfazioni nel 2026

di di Elena Dal Maso 12/12/2025 20:00

Ftse Mib
43.990,48 23.50.36

-0,29%

Dax 30
24.076,87 23.50.36

-0,63%

Dow Jones
48.114,26 23.50.36

-0,62%

Nasdaq
23.111,46 23.50.36

+0,23%

Euro/Dollaro
1,1750 23.38.39

-0,20%

Spread
65,86 17.29.56

-2,05

Da inizio anno il Ftse Mib, l’indice principale di Piazza Affari, è cresciuto del 28% a quota 43.700 circa, tornando ai livelli di venticinque anni fa. Nel frattempo, il fondo azionario Italia di Lemanik, gestito da Andrea Scauri, è balzato di quasi il 50% anche grazie a titoli a larga capitalizzazione di Piazza Affari che stanno per essere colpiti dalla Tobin Tax rinforzata del governo.

Secondo il gestore, la visibilità ora sul 2026 a livello generale sui mercati dipende dall’incremento della spesa pubblica negli Stati Uniti e dal ritorno alla crescita dei consumatori cinesi. In questo secondo caso il governo di Pechino si è appena impegnato a stimolare in maniera adeguata l’economia per risvegliare il mercato interno.

Difesa sempre alta

Scauri ricorda che la performance del settore Difesa europeo è stata particolarmente debole nel corso dell’ultimo mese (-10%), complici le attese di una qualche forma di pace in Ucraina, che si potrà forse concretizzare nei prossimi mesi anche se la strada pare impervia. Tuttavia, ricorda il gestore di Lemanik, «lo scenario emergente mostra che gli Usa si stanno preparando a un ulteriore disimpegno dal Vecchio Continente, costringendo i Paesi europei a confermare (se non ad aumentare) i loro investimenti militari». Per questo motivo, dopo il recente «declassamento del settore», Scauri conferma la visione positiva su Leonardo e Avio. Vede poi spazio di crescita per le società esposte ai temi della ricostruzione e delle infrastrutture (in caso di pace in Ucraina), come Danieli.

Azimut e Bper

Ed ecco che i temi preferiti del fondo comprendono alcuni titoli selezionati di Piazza Affari. Secondo Scauri, Azimut è «una delle principali posizioni singole a causa della valutazione molto bassa rispetto ai concorrenti, degli eccellenti dati di afflusso e del previsto spin-off della nuova banca, che sta guidando il re-rating (rivalutazione, ndr) dell'intero gruppo». Il consenso degli analisti raccolto da Bloomberg ha come prezzo obiettivo 37,3 euro, ovvero circa il 5% in più rispetto ai livelli attuali.

Sul fronte delle tlc, il gestore ritiene che Telecom Italia rappresenti un «solido caso di investimento, supportato da un panorama competitivo migliore e da una governance molto più lineare con l'ingresso di Poste Italiane». Il titolo ha quasi raddoppiato il valore nel 2025, nonostante ciò il consenso lo vede a 0,53 euro, ovvero il 7,5% sopra il valore attuale. Quanto all’ambito finanziario, Scauri dice di essere molto selettivo, con una preferenza per Bper Banca. Fra l’altro il gruppo guidato dall’amministratore delegato Gianni Franco Papa figura anche fra i titoli preferiti (Top Picks) di Kepler Cheuvreux. Il consenso lo vede a 11,93 euro, circa il 10% sopra il valore attuale.

La ricostruzione

Il campo delle infrastrutture dovrebbe essere trainato dagli investimenti pianificati dalla Germania (500 miliardi di euro nei prossimi dodici anni) atteso partire nei prossimi mesi per avviare il rinnovamento energetico, digitale e infrastrutturale del Paese. E qui Lemanik considera interessante il titolo Danieli. Il consenso Bloomberg ha come target price 53,17 euro, il 6,7% in più sul valore attuale.

Il fondo mantiene un’ottica positiva su Mfe (Media For Europe) «a seguito dell'offerta vincente su ProsiebenSat1. L'integrazione tra le due società di media potrebbe generare sinergie rilevanti, più che raddoppiando l'ebitda di Mfe da sola».

Il settore automobilistico non poteva mancare e in Italia è rappresentato soprattutto da Stellantis. Ambito diventato «una posizione core» dopo i dati recenti sul destoccaggio, ovvero sulla riduzione del livello di scorte in magazzino. In questo caso, il consenso Bloomberg sul prezzo obiettivo è in linea con la valutazione attuale del titolo. Nel settore della Difesa, Lemanik ha «incrementato notevolmente l’esposizione». Il fondo non è particolarmente sbilanciato su nomi come Leonardo, ha invece recentemente «ricostruito una posizione su Avio con l’aumento di capitale per finanziare la crescita negli Stati Uniti». Il consenso ha come target price 40,13 euro in questo caso, con un potenziale rialzo del 31,4%. (riproduzione riservata)