Parte la stagione delle trimestrali a Piazza Affari, che si concentra per lo più in tre settimane, fra il 22 luglio e il 9 agosto. Nei conti delle società analisti e gestori andranno a guardare l’andamento di ricavi e margini con i tassi ancora ai massimi in Eurozona (la Bce ha iniziato a limarli a giugno) cercando di captare alcuni segnali importanti sulla forza dei conti a fronte di un costo degli oneri sul debito elevato e sulla capacità delle imprese quotate di trasferire a valle, a clienti e consumatori, prezzi più alti per difendere la redditività. Come si può vedere dalle tabelle allegate, il primo semestre è stato brillante per il settore finanziario (il titolo Unipol è cresciuto del 96% circa, Bper Banca dell’82%, Mps del 69%).
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Sul segmento Star, spiccano le performance di alcuni titoli industriali come Sogefi (+65%, grazie anche al dividendo straordinario), Newlat Food (+60% dopo aver rilevato Princes Limited in Uk) e Fiera Milano (+51%). Il Ftse Mib, nel frattempo, ha guadagnato il 13% da inizio anno. Intanto, in attesa dei conti, sono arrivate due opa una di seguito all’altra, quella di Fnac Darty su Unieuro e quella di Investindustrial su Piovan. Segnale che le attese sulla salute delle aziende industriali quotate a Milano sono buone.
Più risparmio gestito e sanità, meno auto
Secondo Alberto Villa, Responsabile Equity Research di Intermonte, emergeranno dai conti delle società quotate «spunti interessanti sull’andamento dei ricavi e dei margini, che prevediamo solidi per settori come banche, utilities ed healthcare, maggiormente sotto pressione per industriali, consumers ed energy». Emergono segnali, secondo l’esperto, di un contesto economico «più sfidante, anche se crediamo ci sia una notevole differenza di andamento tra settori e singole società, come sta emergendo in maniera chiara in alcuni comparti, ad esempio il lusso. Più che in altre circostanze, riteniamo che i risultati premieranno chi ha un posizionamento più forte e un maggiore pricing power», ovvero chi è in grado di stabilire il prezzo finale di un bene o di un servizio senza difficoltà.
Secondo Villa, i titoli finanziari continuano a beneficiare dei tassi alti e nel risparmio gestito, «dopo la significativa concorrenza dei titoli di Stato nel corso del 2023, stanno emergendo trend di raccolta favorevoli. Per questo motivo, all’interno dei titoli finanziari, manteniamo una visione positiva su chi è ben posizionato per beneficiare del trend favorevole sul wealth management». Villa indica in tal senso Intesa Sanpaolo, Mediobanca, Banca Mediolanum, Credem e Anina.
Le utilities legate alla generazione sono tra i settori che Intermonte si aspetta possano riportare risultati favorevoli, in particolare Enel e A2A. Nel settore energy, la preferenza di Villa è per «Saipem rispetto a Eni e Tenaris». Anche titoli del comparto healthcare come Recordati e Diasorin «ci sembrano ben posizionati», sottolinea l’esperto. Il settore auto dovrebbe per contro pubblicare «risultati poco brillanti rispetto ai trimestri precedenti. Pirelli sembra avere spazio per fare meglio di Stellantis». Villa resta positivo su diverse mid cap del settore digitale, mentre a livello consumer si aspetta un buon trimestre per De’ Longhi e Intercos».
Occhio a Fincantieri, StM & Tim
I mercati hanno seguito da vicino l’aumento di capitale di Fincantieri, appena concluso. Fabio Caldato e Antonio Amendola, gestori di AcomeA Sgr, ritengono che «il piano di crescita e di riduzione del debito sia credibile e che il gruppo potrà effettivamente diventare un campione globale». Sul fronte tech, i semiconduttori hanno trainato gli indici Usa da inizio anno, «ma la nostra StM non ha seguito le orme di Nvidia, a causa di esposizione a business diversi. Riteniamo, tuttavia, che il grande ciclo dei semiconduttori non sia esaurito e che StM possa, in ottica di un paio di trimestri, mostrare una ripresa di volumi. Si potrebbe approfittare della debolezza recente per fare una posizione».
Infine, il cruccio di molti investitori: Telecom Italia. Caldato e Amendola sono convinti che «il valore inespresso rimanga enorme. Lo spin off della rete non è per ora bastato a riportare il titolo su livelli più consoni, crediamo fortemente che il mercato pretenda garanzie sui numeri (cash flow) dalla parte rimanente. Non appena questo sarà evidente (riteniamo nei prossimi due trimestri) il mercato potrebbe cominciare a credere nel titolo».
Ferrari, Leonardo, Poste
Giorgio Vintani, analista e consulente finanziario indipendente, si aspetta che «Ferrari continui la striscia di risultati positivi cui ci ha abituato da tempo, per Stellantis prevale la cautela». Quanto alle utilities, che sono sensibili ai tassi (in discesa) e l’energia, Vintani vede «Enel, grazie al suo business più diversificato, posizionata meglio di Eni, che riflette le fluttuazioni del prezzo del petrolio». Nel settore assicurativo, l'analista si aspetta un «report solido da Generali, in linea con le aspettative, anche se il titolo potrebbe avere limitate possibilità di rialzo. Viceversa, mi aspetto una trimestrale forte da Revo Insurance, che ha sempre realizzato degli ottimi risultati, addirittura in miglioramento rispetto al piano finanziario per il 2025. Di nuovo, aspettative in crescita per Poste Italiane, nonostante un miglioramento della top line attesa sotto la media del settore».
Nel comparto della Difesa, restano buone «le prospettive su Leonardo, per cui alcuni analisti hanno alzato il target di utili per l’anno, mentre invece aspettative più caute nel breve termine per Interpump, con la società focalizzata a realizzare crescita e risultati a più lungo termine». Nel lusso, Vintani si aspetta un «report solido da Moncler, che risente di una crescita non più in linea con quella esplosiva degli anni precedenti» e buoni numeri da «Sanlorenzo, grazie anche all’ottima e prudente gestione del management. Infine, forte attesa sulla crescita dei ricavi per Brunello Cucinelli, ma un limitato upside, visto che le buone notizie sono già scontate nel prezzo».
Enel ed Eni sotto la lente
Sotto la lente di David Pascucci, market analyst di Xtb, il settore energetico. Su Enel i ricavi sono «stimati a 25,96 miliardi di euro con un utile per azione atteso a 0,19 euro. Attenzione a questo titolo che ha visto trimestrali altalenanti per quanto riguarda le stime degli utili per azione per il 2023. Un titolo da tenere sotto osservazione in quanto un taglio dei tassi dovuto ad un rallentamento economico potrebbe influire negativamente su tutto il settore energetico». Su Eni, con una market cap di 45,9 miliardi di euro, le attese di utile per azione sono di 0,46 euro per azione e di ricavi a 26,77 miliardi di euro. Per Eni «vediamo che nelle ultime due trimestrali i ricavi sono stati minori delle aspettative, mentre gli utili sono sempre usciti sotto le stime dal primo trimestre 2023. Il titolo soffre della congiuntura del taglio dei tassi e di un possibile rallentamento economico generale», ricorda Pascucci.
Quali pmi scegliere
Quanto alle mid e small cap, gli ultimi semestri sono stati segnati, con sfumature decrescenti, «dall'impatto dell'inflazione e del fenomeno del de stocking», intervengono Amendola e Caldato di AcomeA Sgr. Entrambi i fattori «tuttavia sono da qualche mese segnalati in allentamento da parte delle aziende. Risulta quindi ora importante confermare questo rallentamento dei fenomeni negativi e, in alcuni casi, andare a individuare dei bottom e quindi essere prossimi alla ripresa, per esempio gli industriali e in particolare le pompe di calore e i macchinari».
Gli esperti si aspettano a livello aggregato «una buona reporting season per le mid e small cap italiane con segnali di ripresa sulle industrie che hanno maggiormente sofferto». Attenzione all'andamento del mercato cinese, avvertono i gestori, «cruciale per alcuni titoli italiani e che ancora non ha mostrato segni di inversione. Tra i settori che invece dovrebbero continuare a mostrare un continuo miglioramento troviamo la farmaceutica e la cosmetica». Fra i titoli che hanno sofferto e potrebbero ripartire, gli esperti citano Biesse, Ariston, ElEn e fra chi dovrebbe continuare a fare bene emerge FineFoods.
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