Usa, bolla AI e borse ai massimi, ecco cosa aspettarsi dai mercati il 2026 secondo Anima sgr
Usa, bolla AI e borse ai massimi, ecco cosa aspettarsi dai mercati il 2026 secondo Anima sgr
Secondo l’outlook 2026 l'economia Usa non finirà in recessione, la Germania ripartirà, Fed e Bce taglieranno i tassi e i rendimenti obbligazionari saliranno

di Giulia Venini 27/11/2025 20:15

Ftse Mib
43.357,01 17.40.00

+0,32%

Dax 30
23.836,79 18.00.00

+0,29%

Dow Jones
47.721,41 18.12.53

+0,62%

Nasdaq
23.315,36 18.07.45

+0,43%

Euro/Dollaro
1,1603 17.52.35

-0,04%

Spread
71,46 17.29.58

-1,01

Sarà l’anno del «Gattopardo» secondo Anima sgr. La citazione del capolavoro di Giuseppe Tomasi di Lampedusa può descrivere cosa serve all’economia nel 2026 per mantenere il suo percorso di crescita.

Il fronte macroeconomico

Sul fronte Usa, la sgr si aspetta che l'economia statunitense non andrà in recessione nel 2026, per il fatto che ha conservato un buono stato di salute. L'incertezza provocata dall'amministrazione del presidente americano Donald Trump è stata stemperata dalla crescita della spesa dei consumatori e delle imprese e gli indicatori relativi al terzo trimestre, come le vendite al dettaglio, suggeriscono un proseguimento della crescita. Provvedimenti come il Chips Act e il Big Beautiful Act hanno facilitato la transizione delle imprese verso una funzione produttiva a più alta intensità di capitale.

Le previsioni su dazi e bolla Ai

I dazi, sostengono gli analisti, hanno causato uno shock «temporaneo». Secondo Fabio Fois, head of investment research & sdvisory della sgr, «le tariffe non si sono trasformate in inflazione: non le hanno pagate i cittadini, né le imprese. La nostra ipotesi è che queste siano state pagate dal mercato del lavoro in termini di riduzione dei volumi, poiché l'offerta è calata per via delle politiche anti-immigrazione».

Secondo Filippo Di Naro, direttore investimenti, «siamo in una situazione in cui la tecnologia rientra nell'interesse del mercato. Esiste la possibilità di generare delle bolle, ma analizzando la situazione nel dettaglio, questo sembra lontano dalla realtà».

Il tema è legato agli utili: «Se continuano a crescere, le prospettive del mercato azionario americano continuerebbero a essere positive. Anche il contesto fiscale appare favorevole: il punto di attenzione è la concentrazione degli investitori sullo stesso tema, le dinamiche sono legate al momentum».

La crescita americana e quella europea

Lo scenario della sgr indica che nel 2026 la crescita su base trimestrale Usa si attesterà all'1,7% nel primo trimestre, e dell'1,8%, del 2% e del 2,1% in quelli successivi. Il pil dovrebbe espandersi del 2,7% nel terzo trimestre, per poi contrarsi all'1,6% nel quarto.

Nell'Eurozona sarà la Germania che nel 2026 trainerà la crescita con il piano fiscale da 500 miliardi. O almeno è quello che gli analisti sperano: il sentiment negativo nei confronti del governo Merz è papabile e l'incertezza è molto alta. Su questa scia, l'attività economica dovrebbe espandersi dello 0,3% nel primo semestre del 2026 e dello 0,4% nel secondo.

La politica monetaria

Quanto alle banche centrali, secondo Anima, la Fed taglierà i tassi di 25 punti base tra dicembre e gennaio, sulla falsariga di una rinnovata tendenza inflazionistica che si consoliderà dopo il picco delle pressioni legate ai dazi. Il board interromperà le sforbiciate solo nel momento in cui l'attività economica registrerà una sorpresa al rialzo. Passando a Francoforte, è prevedibile un nuovo taglio dei tassi a marzo fino a 1,75%, seguito da una pausa, con rischi orientati verso ulteriori misure espansive.

Il versante azionario e obbligazionario

Le prospettive azionarie per il 2026 sono positive, con indici che, secondo le stime di Anima, raggiungeranno nuovi massimi, trainati dalla crescita degli utili societari. Le valutazioni sono ritenute corrette grazie all'elevata redditività (Roe 17%), mentre le preferenze vanno sui titoli growth e per gli Usa (per la preminenza nell'AI).

La prospettiva sui mercati obbligazionari dei Paesi sviluppati per il 2026 è costruttiva, con le performance attese sostenute principalmente dal carry offerto dai livelli di rendimento elevati. Per l'area euro, i rendimenti dei Bund potrebbero salire, spinti dalla prevista accelerazione della crescita trimestrale e dall'aumento nell'offerta di titoli di Stato tedeschi. Le performance dei Btp dovrebbero essere in linea con quelle dei Bund, con margini limitati per un'ulteriore compressione dello spread tra il decennale italiano e quello tedesco.

Riguardo al credito societario le valutazioni sono compresse, con spread prossimi ai minimi storici. L'approccio della sgr privilegia i segmenti a rischio-credito con scadenze brevi o intermedie. (riproduzione riservata)