Acea archivia i primi nove mesi dell’anno con un utile netto consolidato di 415,2 milioni, in aumento del 46%. Il risultato – spiega la società – beneficia anche della plusvalenza di 109,2 milioni legata alla cessione della rete in Alta Tensione a Terna. L’utile netto ricorrente è pari a 301 milioni, in crescita dell’8%.
I ricavi consolidati pro-forma si attestano a 2,2 miliardi (+7% su base annua), spinti dalla crescita tariffaria nei business Acqua Italia, Reti e Illuminazione Pubblica. Le attività regolate contribuiscono per l’89% al totale e registrano un incremento di circa il 7%.
Positiva la reazione del titolo ai conti: intorno alle 13 di giovedì 13 novembre tratta a 21,3 euro, in aumento di circa il 2%.
L’ebitda consolidato pro-forma sale a oltre un miliardo, +8,4% rispetto allo stesso periodo del 2024. Gli investimenti lordi raggiungono 1.009,7 milioni, in aumento del 6,1%, concentrati principalmente su acqua, reti e illuminazione.
Alla luce dell’andamento dei primi nove mesi e della maggiore visibilità sulla performance del gruppo, Acea ha annunciato un rialzo della guidance 2025 sull’ebitda pro-forma, ora atteso in aumento tra +8% e +10%, rispetto al precedente intervallo +6%/+8%.
«Grazie al forte incremento dei risultati conseguiti nei primi nove mesi dell’anno, Acea conferma il percorso di crescita organica e sostenibile comunicato ai mercati», è il commento dell’amministratore delegato Fabrizio Palermo. «Questi risultati dimostrano l’efficacia delle azioni manageriali: abbiamo reso l’azienda più solida dal punto di vista finanziario e industriale. L’ampia visibilità che abbiamo oggi sulla performance del gruppo ci consente di rivedere al rialzo la guidance 2025 in termini di ebitda». (riproduzione riservata)