Wall Street, perché la discesa dei titoli dei chip rappresenta un'opportunità per gli investitori
Wall Street, perché la discesa dei titoli dei chip rappresenta un'opportunità per gli investitori
La domanda di semiconduttori non sembra destinata a diminuire, nonostante le preoccupazioni che hanno affossato i titoli dei chip. Le opportunità di crescita di Nvidia, Amd e Broadcom

di Jacob Soneshine, Barron’s 19/07/2024 12:04

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Le azioni dei semiconduttori sono scese e, di conseguenza, molti investitori si interrogano sulla possibilità di acquistarle a prezzi più bassi. L'Etf iShares Semiconductor ha perso l’8,1% dal 10 luglio alla chiusura di giovedì 18 luglio, mentre il titolo Nvidia ha lasciato sul terreno il 10%.

A spingerli al ribasso sono più fattori. In primis, un dato sull'inflazione statunitense più debole del previsto che, secondo gli investitori, avrebbe dato alla Federal Reserve la possibilità di tagliare i tassi di interesse a settembre. Poi sono arrivati i commenti dell'ex presidente Donald Trump che vorrebbe costringere Taiwan a pagare per la protezione che riceve dagli Stati Uniti e la notizia di questa settimana che l'amministrazione Biden ha ventilato la possibilità di aumentare le restrizioni sulle vendite di alcuni produttori di apparecchiature per semiconduttori alla Cina.

La crescita prevista nel mercato

I danni teorici ai profitti delle aziende di semiconduttori potrebbero riflettersi sui titoli. Per cominciare, Nvidia, Amd e Broadcom hanno ottenuto circa il 20% delle loro vendite totali negli ultimi 12 mesi dalla Cina, secondo i nostri calcoli sui dati FactSet. Anche i margini di profitto potrebbero subire un colpo, a causa dei costi fissi che il management non sarà in grado di tagliare. Di conseguenza, nel peggiore dei casi, gli utili potrebbero scendere di una percentuale a due cifre. Ma questo è lo scenario peggiore, e una parte di esso si riflette già nelle quotazioni dei titoli.

Anche se venissero imposte restrizioni più pesanti alle vendite in Cina, le aziende potrebbero mitigare il calo. Gran parte delle vendite di chip alla Cina non finiscono nei dispositivi dei consumatori cinesi, spiega Matthew Bryson, analista di Wedbush. Si tratta di spedizioni di chip alle fabbriche cinesi che vengono poi trasportate in altri paesi. Se venissero imposte ulteriori restrizioni alla Cina, i produttori di chip potrebbero reindirizzare le vendite dalla Cina a un paese come il Vietnam, prima che i prodotti siano spediti in tutto il mondo, spiega Bryson.

Inoltre, si prevede che le vendite cresceranno negli anni a venire, e questo dovrebbe avvenire anche senza il mercato cinese. L'opinione corrente è che Nvidia, Amd e Broadcom cresceranno di una percentuale annua a due cifre per almeno i prossimi tre anni. Il settore dei data center è quello che sta crescendo più velocemente di tutti i segmenti, perché ha bisogno di più chip per alimentare la componente di intelligenza artificiale delle nuove offerte cloud fornite da aziende di software come Microsoft, Meta Platforms e Alphabet.

La questione dei margini redituali

I margini reddituali sono un punto interrogativo. L'ingresso di Amd nel settore dei chip AI per data center potrebbe ridurre i prezzi dei chip per Nvidia, ma i margini operativi di Amd e Broadcom dovrebbero aumentare nei prossimi tre anni. Per Amd, i data center diventeranno una parte più ampia dell'intera attività, con margini più elevati grazie al fatto che i prezzi dei chip per data center sono estremamente alti. Il risultato è che gli analisti prevedono per le tre società una crescita degli utili per azione superiore al 20% nei prossimi anni.

Alla fine, questi fattori potrebbero rendere interessanti i titoli dei chip dopo il calo che hanno accusato. Alcuni investitori sembrano disposti a scommettere che il prezzo attuale sia giusto, almeno per Nvidia. Giovedì 18 luglio il titolo ha guadagnato il 2,8%, mentre l'Etf iShares Semiconductor ha chiuso in rialzo dello 0,3%.

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