Le borse hanno corso troppo e sono sul punto di sgonfiarsi? La risposta è negativa secondo i grandi gestori globali che hanno partecipato a un sondaggio di Bank of America (BofA), relativo alle loro scelte di portafoglio.
Il sentiment dei grandi fondi, certifica lo studio, è più che mai ottimista: l’esposizione alle azioni è ai massimi degli ultimi otto mesi, mentre quella sui bond è ai minimi da ottobre 2022. E anche la liquidità è su livelli storicamente bassi: appena il 3,8% del portafoglio complessivo.
Non mancano certo i rischi percepiti dai money manager. E il principale, allo stato attuale, riguarda il pericolo di una bolla legata alle azioni dell’intelligenza artificiale: il 33% dei gestori la indica come il rischio principale, valore triplicato rispetto all’11% dello scorso anno. Alla precisa domanda: «Credi che le azioni AI siano in bolla?», oltre la metà degli intervistati (54%) ha dato risposta affermativa.
Segue nella gerarchia dei rischi la possibilità di una seconda ondata di inflazione (segnalata dal 27% dei fondi), mentre geopolitica e guerra commerciale non sono percepiti come pericoli effettivi: vengono indicati solo, rispettivamente, dal 6% e 5% dei rispondenti.
Al contempo, il 60% dei gestori è preoccupato dalle valutazioni delle azioni globali, e crede che il mercato sia sopravvalutato. Insomma, di fronte all’ottimismo le incertezze sono tante: ecco perché, a livello di asset allocation, i money manager stanno anche individuando dei rifugi da mettere in portafoglio.
Per esempio le materie prime, ai livelli massi da marzo 2023. Inoltre, l’oro è attualmente l’asset più scambiato dai money manager: lo afferma il 43% degli intervistati, più del 39% che continua a mettere al primo posto le Magnifiche 7 della tecnologia Usa. In forte sottopeso invece, oltre alla liquidità, i titoli dei beni di consumo essenziali, ai minimi da aprile 2021.
In conclusione BofA fornisce, sulla base dei portafogli indicati dai gestori, le mosse che dovrebbe fare un investitore che volesse muoversi contrarian rispetto ai fondi. Attualmente, le strategie indicate sono quattro: andare lunghi sui bond e corti sulle azioni; lunghi sull’azionario britannico e corti sugli emergenti; lunghi sui beni di consumo e corti sulle banche; lunghi sull’energia e corti sugli industriali. (riproduzione riservata)