Btp Valore al via: tutto su cedole, scadenze e premio fedeltà per chi lo tiene fino al 2032
Btp Valore al via: tutto su cedole, scadenze e premio fedeltà per chi lo tiene fino al 2032
Il Tesoro lancia la sesta emissione del Btp Valore dedicata ai piccoli risparmiatori. L’offerta sarà aperta dal 20 al 24 ottobre, con cedole trimestrali. L’analisi di Unicredit

di Elena Dal Maso 15/10/2025 11:00

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Il Mef si prepara a lanciare la sesta emissione del Btp Valore dedicata esclusivamente ai risparmiatori retail. L’offerta partirà lunedì 20 ottobre e si chiuderà giovedì 24 ottobre, salvo chiusura anticipata. Il titolo, con scadenza a sette anni (ottobre 2032), pagherà cedole trimestrali e sarà caratterizzato da una struttura step up a tre livelli (3+2+2), anziché due come nelle precedenti edizioni.

I tassi minimi garantiti saranno annunciati venerdì 17 ottobre intorno a mezzogiorno, mentre quelli definitivi saranno comunicati al termine del collocamento. Come di consueto, ricordano mercoledì 15 ottobre gli analisti di Uicredit, sarà previsto un premio fedeltà di 80 centesimi per ogni 100 euro nominali per chi deterrà il titolo fino a scadenza, pari a circa 11 punti base all’anno.

Rendimento complessivo del 3,3%

Secondo le prime stime degli specialisti, il rendimento lordo del nuovo Btp Valore dovrebbe aggirarsi tra il 3,15% e il 3,20%, a cui va aggiunto il premio fedeltà, per un rendimento complessivo atteso tra il 3,25% e il 3,30% per gli investitori buy and hold che lo terranno fino a scadenza. Il titolo di riferimento per la valutazione è il Btp 3,25% novembre 2032, che attualmente offre un rendimento intorno al 3%.

Il primo scaglione di cedole, riferito ai primi tre anni, dovrebbe offrire un tasso più elevato per incentivare la sottoscrizione. Sul mercato, il Btp 4,75% settembre 2028 — punto di riferimento per quella durata — rende circa il 2,20%, ma il Tesoro, sottolinea Unicredit, «potrebbe fissare un tasso iniziale superiore per rendere il titolo più competitivo».

La dimensione dell’emissione dipenderà dalla domanda, come nelle precedenti operazioni. Gli analisti stimano una raccolta tra 8 e 10 miliardi di euro, in linea con i collocamenti precedenti, che rappresenterebbe un segnale di buona tenuta della domanda retail. Storicamente, circa l’80% delle sottoscrizioni arriva nei primi due giorni di offerta.

Dall’inizio dell’anno, l’Italia ha collocato circa 300 miliardi di euro di debito a medio-lungo termine, a fronte di un obiettivo complessivo compreso tra 350 e 360 miliardi. Un collocamento da 10-15 miliardi, conclude Unicredit, lascerebbe un fabbisogno residuo di 35-40 miliardi entro fine anno. (riproduzione riservata)