Dopo l’intervento di Bankitalia su Azimut Capital, la sgr di Azimut Holding, per «rilevanti carenze», ieri il presidente e fondatore del gruppo indipendente del risparmio gestito, Pietro Giuliani, è intervenuto su MF-Milano Finanza. E ha detto: «comprerò titoli Azimut per milioni di euro. La banca Tnb si farà, se necessario, fuori dall’Italia».
Poche ore dopo, venerdì 14 novembre, interviene Giorgio Medda, ceo di Azimut Holding, con una nota ai mercati nella quale ribadisce «ancora una volta che l’ispezione ordinaria recentemente completata dalla Banca d'Italia su Azimut Capital Management rientra nel normale processo di vigilanza cui sono regolarmente sottoposti tutti i principali asset manager e l’accogliamo con spirito di piena trasparenza e costruttiva collaborazione». Sempre venerdì, all’apertura dei mercati il titolo Azimut sale dell’1,2% a 32,98 euro dopo aver perso il 10% nella sessione precedente.
I rilievi emersi, prosegue Medda,«sono pienamente gestibili e coerenti con la cultura del miglioramento continuo che da sempre caratterizza il nostro gruppo. Come abbiamo ribadito più volte, l'ispezione non è correlata all'operazione Tna (The New Bank, lo spinoff di parte dei banker in un istituto di credito assieme a Fsi di Maurizio Tamagnini, che la controllerà, ndr). Abbiamo già iniziato a lavorare e ad attuare una serie di miglioramenti mirati alla governance e al risk management della nostra controllata, che rafforzeranno ulteriormente la solidità e la scalabilità della nostra piattaforma italiana».
Il piano d'azione, ricorda poi Medda, sarà presentato entro il 30 novembre e completato entro e non oltre il 30 aprile 2026. «Ciò consentirà al gruppo di operare con maggiore chiarezza e visibilità sui prossimi passi normativi relativi al progetto Tnb, la cui autorizzazione prevediamo di ricevere entro il secondo trimestre del 2026, nei limiti del buon senso in un processo articolato ma ben gestibile da un’istituzione finanziaria globale come il nostro gruppo».
La visione strategica del gruppo «rimane immutata. Tnb è un progetto trasformativo per Azimut che porteremo avanti con determinazione, poiché non vediamo alternative a quanto ci siamo impegnati a realizzare sin dall'annuncio del progetto nel marzo 2024».
Medda annuncia infine un piano di buyback «con cancellazione delle azioni fino a un massimo di 500 milioni di euro, ieri Azimut ha già riacquistato 350.000 azioni a un prezzo medio di 31,95 euro e continueremo nei prossimi giorni. Il management inizierà anche ad acquistare azioni a titolo personale, un chiaro segnale di fiducia nella nostra strategia, nella qualità dei nostri risultati e nel potenziale a lungo termine del gruppo». (riproduzione riservata)