Wall Street inizia le contrattazioni contrastata ma tendenzialmente in territorio positivo, lasciando intendere che il mercato ha ormai assorbito gli annunci della Fed della scorsa settimana. Il Dow Jones apre in calo dello 0,07%, l'S&P 500 guadagna lo 0,10% e il Nasdaq lo 0,30%, vicino all'aggiornamento dei massimi storici. In ribasso il rendimento del T-Bond decennale, che si colloca intorno all'1,49%.

"Il mercato si sta ancora adattando alla posizione più falco del previsto della Fed della scorsa settimana", spiega Sophie Griffiths, market analyst di Oanda. Ieri il presidente dell'istituto, Jerome Powell, ha ricordato che è altamente improbabile che l'inflazione salga ai livelli visti negli anni Settanta.

Sul fronte dei dati macro, l'indice Markit pmi manifatturiero di giugno ha mostrato una lettura a 62,6 punti, in aumento dal precedente 62,1. Il dato ha battuto di molto il consenso degli economisti, che si aspettavano un valore di 61,5. L'analogo indice relativo ai servizi si è attestato invece 64,8, in calo dei 70,4 punti di maggio, e peggio del consenso, che prevedeva una lettura a 70. 

Negative quasi tutte le piazze europee. Il Ftse Mib lascia per strada lo 0,38%, il Dax lo 0,52%, il Cac lo 0,43% e lo Stoxx 600 lo 0,22%. In crescita dello 0,44% il Ftse 100 di Londra. Rialzi sostenuti per il petrolio in entrambi gli indici di riferimento, con il Wti a quota 74,15 e il Brent a 75,90. Oro stabile a 1.790 dollari l'oncia e bitcoin in ripresa sopra 34.100. Euro in rafforzamento sul biglietto verde a 1,1965. Spread Btp-Bund a 111 punti base. (riproduzione riservata)