Unicredit esce definitivamente dalla Polonia
Unicredit esce definitivamente dalla Polonia
La banca ha completato oggi l'uscita dalla polacca Bank Pekao con l'attribuzione del 7,3% residuo del capitale ai possessori dei certificati emessi nel dicembre 2016. Banca Akros alza il prezzo obiettivo da 13,8 a 14,4 euro (rating accumulate)

di Francesca Gerosa 11/12/2019 13:10

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Unicredit esce definitivamente dalla Polonia. La banca guidata da Jean Pierre Mustier ha, infatti, completato oggi l'uscita dalla polacca Bank Pekao con l'attribuzione del 7,3% residuo del capitale ai possessori dei certificati emessi nel dicembre 2016. Nel dettaglio, saranno attribuite 10mila azioni ordinarie Bank Pekao per ogni certificato.

I "Secured Equity-Linked Certificates to be Mandatorily Settled in Ordinary Shares di Bank Pekao S.A. on or before 15 December 2019" sono titoli con conversione obbligatoria in azioni che saranno, quindi, regolati il prossimo 16 dicembre con l'attribuzione complessiva di circa 16,4 milioni di azioni Pekao.

Si ricorda che a giugno 2017 Unicredit ha finalizzato la cessione al gruppo polacco Pzu e al fondo Pfr della partecipazione del 32,8% detenuta in Bank Pekao. L'operazione, annunciata l'8 dicembre 2016, si è perfezionata nei termini e al prezzo convenuti per un corrispettivo pari a 10,6 miliardi di zloty (123 zloty per azione), equivalenti a suo tempo a circa 2,5 miliardi di euro.

Un'operazione che ha portato un beneficio sul capitale Cet1 fully loaded del gruppo pari a 70 punti base. Unicredit ha deciso di trarre profitto dai multipli di valutazione interessanti e di uscire così dalla Polonia, in quanto le sinergie erano limitate dalla regolamentazione locale.

In una giornata caratterizzata da volatilità e da un indice Ftse Mib poco sotto la parità (-0,01% a 23.120 punti), il titolo Unicredit sale contro corrente dello 0,40% a quota 12,908 euro, complice Banca Akros che ha alzato il prezzo obiettivo da 13,8 a 14,4 euro, confermando il rating accumulate dopo la presentazione del piano al 2023 che si basa su quattro pilastri strategici, con un nuovo elemento chiave, ovvero il target di distribuzione del capitale agli azionisti: il 40% dell'utile netto 2020-2022 che sale al 50% nel 2023, con una combinazione di dividendi e riacquisto di azioni. In totale 8 miliardi di euro di capitale da restituire agli azionisti. (riproduzione riservata)