Sterlina in recupero, ma la Brexit resta una zavorra
Sterlina in recupero, ma la Brexit resta una zavorra
Grazie ai dati sul mercato del lavoro migliori delle attese la sterlina ha ricominciato ad apprezzarsi e aumenta il numero degli scettici su un taglio dei tassi vicino da parte della Bank of England. Ma il tema Brexit resta una zavorra

di Roberta Castellarin 21/01/2020 14:13

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La sterlina resta una delle valute più volatili tra quelle del G10. Oggi la valuta britannica si sta nuovamente apprezzando e si attesta a 1,31 contro dollaro. A dare nuovo slancio alla sterlina sono stati i dati ufficiali del mercato del lavoro in Gran Bretagna, che si sono rivelati migliori delle attese. Infatti l'occupazione è aumentata di 208 mila unità nei tre mesi a novembre, contro previsioni di consenso di 110 mila, numeri che suggeriscono come il mercato del lavoro "non stia peggiorando", affermano gli analisti di Capital Economics. "Ciò potrebbe aiutare a convincere il comitato di politica monetaria della BoE a evitare un taglio dei tassi di interesse" nella riunione del 30 gennaio. Le aspettive sulle prossime mosse della Bank of England sono cambiate proprio in risposta a questi dati: il mercato prezza una probabilità del 62% di una riduzione del costo del denaro, rispetto al 72% di ieri.

Secondo Karen Ward, chief strategist Emea di Jp Morgan Asset Management dopo la lettura ottimistica sul mercato del lavoro nel Regno Unito, la Bank of England "non dovrebbe tagliare i tassi nel prossimo futuro. Il notevole aumento dell'occupazione mostra che le aziende stanno affrontando l'incertezza della Brexit concentrandosi sull'occupazione piuttosto che sugli investimenti in capitale". Secondo Ward non c'è necessità che la BoE riduca i tassi nei prossimi mesi e "questo manterrà la sterlina in un intervallo relativamente stretto, intorno a 1,30 contro il dollaro", dice Ward.

Intanto gli esperti di Ubs continuano a essere positivi sulla sterlina a lungo termine perché la ritengono sottovalutata rispetto ai fondamentali. "Ci aspettiamo che il cambio sterlina/dollaro salga a 1,40 entro la fine del 2020". Tuttavia "Nei prossimi mesi la domanda di dollari e l'incertezza sui futuri rapporti commerciali tra Gran Bretagna ed Europa dovrebbe tenere il cambio sotto a 1,40 euro. Ogni correzione sotto 1,30 la consideriamo un occasione di acquisto", dicono da Ubs. (riproduzione riservata)