Questa mattina sono andate in scena l'assemblea, l'ennesima, della Lega Serie A per valutare le offerte di Dazn, con Tim, e Sky Italia sui diritti tv 2021-2024 e pure l'assise di Confindustria RadioTv per l'approvazione del bilancio 2020, preceduta dalla riunione del consiglio di presidenza. E anche in quest'ultimo caso l'argomento relativo alla vendita e alla gestione delle immagini del massimo campionato di calcio è stato affrontato, seppure in maniera assolutamente informale, dagli esponenti dell’associazione di categoria dei media televisivi e radiofonici italiani, presieduta da Franco Siddi.
E se i 20 presidenti di A non hanno ancora una voltra trovato l'intesa definitiva sulla cessione dei diritti tv - Dazn può contare su 11 voti, ma ne servono 14, mentre gli altri 9 si sono astenuti -, ecco che tra gli esponenti del business televisivo e radiofonico, secondo quanto appreso da più fonti di mercato da www.milanofinanza.it, c'è chi ha voluto sollevare un tema specifico, anche senza prendere posizione formale o schierandosi in maniera perentoria.
Il discorso affrontato a margine dei lavori del consiglio di presidenza di Confindustria RadioTv è stato quello relativo al ruolo di Tim che, come noto, ha definito un accordo commerciale con Dazn mettendo sul piatto un minimo garantito del 40% rispetto agli 840 milioni annui offerti dalla piattaforma in streaming che vuole conquistare i diritti esclusivi di 7 delle 10 partite della A.
Perché come è stato specificato da alcuni esponenti del mondo televisivo e membri del consiglio, il gruppo telefonico guidato da Luigi Gubitosi ha un ruolo primario e centrale nel mercato di riferimento e ora si accinge a divenire di fatto un fornitore, pressoché esclusivo, di contenuti sportivi, calcistici grazie all'intesa con Dazn.
Così, in un business che spesso è stato oggetto di attenzione da parte delle authority di mercato, c'è chi ha fatto notare come l'ingresso in scena di Tim possa avere qualche aspetto regolamentare da valutare, non fosse altro perché si tratta di un operatore integrato e con una posizione decisivamente rilevante sul mercato locale delle tlc.
In pratica, gli esponenti del consiglio di presidenza di Confindustria RadioTv hanno valutato, in maniera assolutamente informale e senza posizioni predefinite, se per caso l'alleanza siglata tra Tim e Dazn possa avere una sorta di profilo sul quale l'Antitrust possa in qualche intervenire.
Di fatto quello che è emerso in questo confronto ricalca quanto riportato nella lettera che ieri Sky Italia ha inoltrato alla Lega Serie A proprio in merito all'alleanza tra la piattaforma in streaming e l'azienda telefonica e che può far scaturire una guerra di carte bollate tra i due pretendenti in gara: va detto che la pay tv satellitare non è rappresentata nel consiglio di presidenza di Confindustria RadioTv.
Il ragionamento elaborato questa mattina fa riferimento più in generale anche al ruolo di Tim nel mercato dei contenuti (con TimVision) e alla sua visione del business del calcio in tv. Ma non vanno trascurati alcuni aspetti più di politica industriale e di assetti proprietari. L'azienda guidata da Gubitosi non ha gradito l'ingresso di Sky nel mercato della connessioni wifi e della banda larga: operazione definita con l'operatore Open Fiber, partecipato al 50% da Cassa depositi e prestiti (è anche il secondo socio con il 9,9% di Tim), ossia il soggetto con il quale Tim dovrebbe andare a integrare la propria rete in fibra.
Ma non si può neppure trascurare il fatto che il primo socio del gruppo tlc è Vivendi (23,9%), pronto a prendere il controllo del board con il rinnovo delle cariche, che però è pure il secondo socio (28,8%) di Mediaset. E tra le due società da oltre quattro anni è in corso una guerra legale per la mancata acquisizione, da parte dei francesi, dell'ex pay tv di Cologno Monzese, Premium. In tal senso il Biscione ha chiesto un risarcimento danni di 3 miliardi: i giudici del Tribunale di Milano si sono presi fino a due mesi di tempo per pronunciare la sentenza.
Infine, non si può dimenticare che in caso di vittoria del tandem Dazn-Tim, Mediaset punta a ottenere i diritti tv della partita del lunedì sera, il posticipo, che potrebbe essere trasmessa in chiaro. (riproduzione riservata)