Un altro scandalo nel mondo delle criptovalute. Ieri l'exchange di criptovalute turco, Thodex, ha interrotto bruscamente le negoziazioni citando una nuova partnership con non meglio precisati investitori, che dovrebbe permettergli di tornare online nei prossimi 4-5 giorni lavorativi. Un annuncio che ha provocato reclami da parte degli utenti che non possono accedere alle proprie risorse digitali. L'exchange, che opera dal 2017, ha comunicato che i servizi rimarranno chiusi per cinque giorni lavorativi e che gli utenti non devono preoccuparsi dei loro investimenti.
Ma la sospensione del sito web, dove il volume degli scambi giornalieri è triplicato venerdì scorso a oltre 1,2 miliardi di dollari rispetto a una settimana prima, secondo i dati pubblicati da coingecko.com, ha provocato una protesta immediata da parte degli oltre 300.000 utenti, allarmati anche dal fatto che l'amministratore delegato e fondatore di Thodex, Faruk Fatih Ozer, ha chiuso tutti i suoi account social e non risponde alle chiamate sul suo telefono cellulare durante l'orario lavorativo.
Stando alle ultime notizie che circolano sui media turchi, sarebbe fuggito in Thailandia portando con sé un tesoro: l'ammanco, in criptovalute, supererebbe il controvalore di oltre 2 miliardi di dollari. Le prime avvisaglie che qualcosa non andasse sono cominciate lo scorso 19 aprile con l'account Twitter ufficiale di Thodex che, dopo qualche ora di malfunzionamento della piattaforma, ha annunciato una manutenzione straordinaria a causa degli alti volumi di transito su Dogecoin. Il giorno dopo un'altra manutenzione programmata della durata di 6 ore.
Il tutto in un Paese come la Turchia che ha vietato i pagamenti in criptovaluta, in quanto i rischi sono troppo grandi. Thodex è una delle tante piattaforme locali che i turchi usano per investire in criptovalute, mentre cercano di proteggersi dalla volatilità della valuta locale, la lira turca, e dall'elevata inflazione. All'inizio di questo mese, la Banca centrale turca ha vietato l'uso di criptovalute come forma di pagamento dal 30 aprile, affermando che il livello di anonimato dietro i token digitali comporta il rischio di perdite "non recuperabili". Oggi intanto il prezzo del bitcoin si deve accontentare di un +0,73% a 54.989 dollari, se ne approfitta il fratello minore l'ethereum (+14% a 2.583 dollari). (riproduzione riservata)