Ruffini prudente su Hong Kong, Moncler sotto pressione
Ruffini prudente su Hong Kong, Moncler sotto pressione
Il ceo ha ammesso che Hong Kong è in una situazione non ottimale come tutto il Sud asiatico, compresi Makao e Taiwan. Molto probabile una revisione al ribasso delle stime del consenso (vendite per l'esercizio 2019 a 1,64 mld di euro, +15,7% ai cambi correnti). Ma a 21,5 volte il multiplo prezzo/utile 2020 il titolo lo sta già prezzando e i broker confermano buy

di Francesca Gerosa 18/09/2019 10:15

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E' sotto pressione a Piazza Affari il titolo Moncler (-4,45% a 32,61 euro, dopo un minimo a 32,42 euro, livello che non vedeva da gennaio) perché "è un momento non facile, Hong Kong è in una situazione non ottimale come tutto il Sud asiatico, compresi Makao e Taiwan. Hong Kong è un problema, ma stiamo combattendo", ha ammesso ieri il ceo della società, Remo Ruffini. "Se non ci fosse Hong Kong sarebbe un bell'anno. Il mondo è complicato. Le attese, speriamo, siano ancora di crescita, abbiamo tanti progetti belli speriamo che bastino. E' importante la flessibilità, essere vicini ai consumatori. Sono prudente".

"In generale il ceo si è detto prudente", hanno commentato stamani gli analisti di Equita, ricordando che Hong Kong vale il 6-7% del fatturato del gruppo, percentuale che sale all'8-9% includendo anche Macao e Taiwan, in linea con il settore. "Abbiamo recentemente limato la stima delle vendite a parità di perimetro e a cambi costanti (SSSg, ndr) per fine anno da +9% a +8% proprio incorporando un rallentamento della spesa cinese negli ultimi mesi legata sia alle proteste a Hong Kong sia alla debolezza del renminbi con un impatto sull'utile netto del gruppo di -1,5%", hanno precisato.

Secondo i loro calcoli, se le proteste continuassero, ma assumendo che la spesa cinese possa essere progressivamente almeno in parte recuperata nella Mainland China, si potrebbe avere un ulteriore impatto sulle vendite a parità di perimetro e a cambi costanti di quest'anno di -1,5 punti percentuali a +6,5% e sull'utile di -2%. "A 21,5 volte il multiplo prezzo/utile 2020 contro le 24 volte del settore il titolo Moncler sta comunque già prezzando un'eventuale revisione delle stime di fine anno", hanno precisato gli analisti della sim che hanno confermato il rating buy e il target price a 43,3 euro.

Target price che Kepler Cheuvreux ha tagliato stamani da 44 a 41,5 euro, dopo aver abbassato le stime di utile per azione 2019 del 4% e 2020 del 3,6% in quanto, "alla luce dell'outlook debole sul mercato di Hong Kong, riteniamo che le nostre stime per il secondo semestre su una crescita delle vendite a parità di negozi del 7-8% siano troppo aggressive, nonostante il marchio continui a performare molto bene in altri mercati chiave". Visto il potenziale margine di apprezzamento del 27% rispetto al nuovo target price, il rating su Moncler resta buy.

Anche gli esperti di Fidentiis continuano a puntare (buy) sull'azione con un prezzo obiettivo tra 40 e 41 euro, nonostante la notizia sia negativa per il titolo. "Infatti suggerisce che la società prevede un calo più forte del previsto nel terzo trimestre e come tale ci aspettiamo una revisione al ribasso delle stime del consenso, considerando che sono rimaste invariate", hanno spiegato a Fidentiis.

Il consenso prevede attualmente vendite per l'esercizio 2019 a 1,64 miliardi di euro (+15,7% ai cambi correnti). Inoltre, hanno aggiunto a Fidentiis, vale la pena sottolineare che l'azione è calata in borsa del -14% dalla presentazione dei risultati. "Questo calo è stato, a nostro avviso, l'anticipazione della performance negativa di Hong Kong". (riproduzione riservata)