Il titolo Poste Italiane sale oggi dello 0,4% a 10,66 euro. Il gruppo guidato dall'ad, Matteo Del Fante, pubblicherà i conti relativi al primo trimestre il 12 maggio. Equita Sim si aspetta un inizio anno "di solida crescita dei ricavi" con una leva operativa positiva nonostante l'aumento dei costi commerciali. Le entrate dovrebbero salire del 6% anno su anno nelle attese degli analisti, con una dinamica a doppia cifra per tutte le divisioni, tranne che per i servizi finanziari.

In particolare, la Sim milanese si aspetta nel segmento Mail & Parcel una crescita significativa dei ricavi sui pacchi (+60% sul 2020) che dovrebbe più che compensare "un modesto calo nella corrispondenza (-3% annuale), con un fatturato del segmento che dovrebbe attestarsi a 882 milioni di euro, in crescita del 14% sul 2020. Il business assicurativo dovrebbe confermare la crescita "sequenziale del 25% annuo a 443 milioni, tenendo conto della base di confronto facile del primo trimestre che incorporava un elevato payout ai clienti".

L'attività dei servizi finanziari (ricavi attesi per 1,321 miliardi, -4% anno su anno) dovrebbe beneficiare di capital gain per circa 200 milioni, non sufficienti a compensare il calo dei margini di guadagno (net interest income). La Sim stima poi che il fatturato nel segmento P&M (Payments & Mobile) cresca del 14% a 188 milioni grazie all'aumento del transato sulle postepay.

In linea con le indicazioni del piano industriale, Equita si attende una crescita sostenuta dei costi commerciali e una sostanziale stabilità sui costi del personale, che dovrebbero generare una leva operativa di 300 punti base, portando l'utile operativo in area 550 milioni. La Sim milanese conferma le stime per il 2021 ed il rating buy con il titolo che tratta ad un rapporto prezzo/utile atteso al 2022 di 10 volte e un rendimento della cedola del 5,5%. Gli analisti, in sintesi, si aspettano ricavi per 2,834 miliardi, ebit di 546 milioni (+24% sul 2020) e un utile netto di 374 milioni, in miglioramento del 22% anno su anno. Il titolo è buy per la Sim con target price di 12,6 euro.

Sempre oggi Barcalys conferma il rating overweight e il target price di 14 euro su Poste. Gli specialisti della banca inglese si aspettano una crescita strutturata dei prodotti di risparmio gestito, così come della spedizione dei pacchi, che dovrebbe bilanciare il calo delle lettere. Questo dovrebbe rendere sostenibile la politica dei dividendi, con un dividend yield ad oggi attorno al 5% e un rapporto prezzo/utile di 9,8 volte. L'eps atteso dagli analisti inglesi per il 2021 è di 1,09 a fronte di 0,92 registrato nel 2020.

Nello specifico, Barclays ipotizza che nel primo trimestre dell'anno Poste abbia realizzato un utile di 435 milioni di euro (erano 300 milioni un anno fa, un incremento possibile di quasi il 50%), con ricavi per 2,9 miliardi (+8% sul 2020), costi per 2,3 miliardi, in calo del 14% sul trimestre precedente, ma in salita del 3% sul 2020), con un ebit di 593 milioni di euro. 

Andando a guardare lo spaccato dei segmenti, dei 2,889 miliardi di ricavi attesi, la parte del leone la dovrebbero fare i servizi finanziari con 1,317 miliardi, a seguire i pacchi e la distribuzione con 893 milioni, il settore assicurativo con 492 milioni, mentre 196 milioni dovrebbero arrivare dai pagamenti digitali e dalle tessere telefoniche.

Quello che emerge dal report è anche la crescita attesa di due segmenti: il settore vita, che nel primo trimestre 2019 ha registrato 300 milioni di ricavi, dovrebbe avvicinarsi a 450 milioni nel primo trimestre di quest'anno, mentre la gestione dei fondi (Aum), che nel 2019 era già a quota 400 milioni, dovrebbe superare i 450 milioni nell'anno in corso. (riproduzione riservata)