Piazza Affari chiude sulla parità con spread fermo a 105 punti base
Piazza Affari chiude sulla parità con spread fermo a 105 punti base
Con l'eccezione di Parigi, le borse europee mancano di decisione. Focus su variante Delta e sulle prossime decisioni della Fed. L'incertezza premia gli asset più sicuri e i rendimenti obbligazionari rimangono ai minimi, in attesa venerdì dei dati sul mercato del lavoro Usa. Oro e petrolio sotto stress

di Giulia Talone 03/08/2021 17:19

Ftse Mib
33.940,54 17.40.00

-0,96%

Dax 30
17.917,28 18.00.00

-0,95%

Dow Jones
38.085,80 22.10.56

-0,98%

Nasdaq
15.611,76 22.05.44

-0,64%

Euro/Dollaro
1,0728 21.50.47

+0,07%

Spread
139,26 17.29.51

-1,42

Le borse europee non escono dalla fase di stallo di questa settimana e mettono a segno un'altra performance poco brillante. Parigi continua a sovraperformare i listini europei (+0,73%), mentre seguono con un certo distacco Londra (+0,38%) e Piazza Affari (+0,02% a 25.356 punti). Francoforte segna invece -0,08%. Oltreoceano, gli indici mancano di direzionalità: il Dow Jones (+0,26%) e l'S&P (+0,09%) resistono sopra la parità, mentre il Nasdaq perde lo 0,43%. Lo spread resta a 105 punti base.

I mercati seguono con una certa apprensione l'evoluzione della variante Delta, che potrebbe gettare ombre sulla velocità della ripresa economica. Sul fronte macro, in Eurozona l'indice dei prezzi alla produzione industriale di giugno è salito dell'1,4% a livello mensile e del 10,2% su base annua. Nel Nuovo Continente, l'indice Redbook dell'ultima settimana di luglio sulle vendite al dettaglio è salito del 15,5% su base annua. Gli ordini di giugno alle imprese americane sono cresciuti dell'1,5% rispetto a maggio. Il dato ha battuto il consenso del Wall Street Journal (+1%).

C'è da dire però che nel fronte macro i riflettori sono puntati sui non-farm payroll, che saranno pubblicati venerdì e che offriranno nuovi spunti di discussione alla Fed in merito al futuro delle politiche monetarie. A questo proposito, per Craig Erlam, analista senior di Oanda "la vicinanza dei dati sul mercato del lavoro, in agenda venerdì, il momento dell'anno e l'incertezza sul simposio della Banca centrale statunitense a Jackson Hole stanno probabilmente giocando un grosso ruolo" nell'attuale momento di stanca dei mercati.

In un clima di tale incertezza, gli investitori preferiscono puntare su asset class più sicure. Lo dimostra il fatto che, dopo aver toccato minimi da inizio anno, i rendimenti obbligazionari continuano a scendere, anche in previsione del mantenimento delle politiche monetarie accomodanti. Il tasso del Treasury consolida sotto l'1,2% a 1,167% (-0,41%), quello del Bund cede lo 0,73% a -0,483% e quello del Btp 2031 scende a 0,567% (-1,65%). Ne fanno le spese asset più volubili, cripto in primis: il bitcoin scivola a 38.158 dollari (-3,40%), mentre l'Ethereum tratta in ribasso del 4,16% a 2.499.

Tutto negativo il fronte delle commodities: l'oro manca di spinta e rallenta a 1.812 dollari l'oncia (-0,53%), mentre il petrolio Wti scambia a 70,36 dollari al barile (-1,26%) e il Brent tratta a 72,23 (-0,92%). Nel valutario, l'euro/dollaro perde lo 0,08% a 1,1856, il dollaro/yen scende a 109,01 (-0,23%) e il cross tra sterlina e biglietto verde sale a quota 1,3891 (+0,09%). (riproduzione riservata)