Messina (Davos): esagerato il mood negativo sulle banche italiane
Messina (Davos): esagerato il mood negativo sulle banche italiane
Parlando a Cnbc a margine del Forum economico di Davos, il numero uno di Ca' de Sass ha sottolineato che esiste una sproporzione evidente tra la negatività associata al sistema bancario italiano rispetto a vicende tutto sommato contenute per dimensioni.

21/01/2020 12:51

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Il ceo di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, ritiene che il cupo pessimismo che aleggia a livello internazionale sul settore bancario italiano sia "del tutto esagerato". Il governo italiano ha avviato trattative con l'UE per poter varare un piano di salvataggio da 0,9 miliardi di euro destinato a mettere in sicurezza Banca Popolare di Bari, seconda operazione di questo tipo negli ultimi 12 mesi dopo la messa in sicurezza di Banca Carige. L'istituto pugliese ha accumulato ingenti perdite legate agli Npl e sta cercando di varare un aumento di capitale per far fronte alle difficoltà, situazione del tutto simile a quella in cui versava Carige, finita commissariata dalla Bce nel gennaio dello scorso anno.

Parlando a Cnbc a margine del Forum economico di Davos, il numero uno di Ca' de Sass ha sottolineato che esiste una sproporzione evidente tra la negatività che viene associata al sistema bancario italiano nel suo insieme, rispetto alle due vicende che sono tutto sommato contenute per dimensioni. "Sull'altro fronte", ha spiegato, "ci sono istituti come il nostro, che grazie a masse in gestione per mille miliardi di euro e oltre 400 miliardi di crediti concessi all'economia reale, rappresenta una delle migliori performance a livello europeo". Messina ha osservato come qualsiasi Paese debba fare i conti con qualche caso di banca in difficoltà e che pertanto "tutta questa enfasi" nei confronti della situazione italiana "pare esagerata, considerando la reale condizione del nostro sistema bancario".

Infine, interpellato sull'attuale contesto di tassi negativi in Europa, Messina ha osservato che la politica monetaria dettata dalla Bce negli scorsi anni ha avuto un "impatto positivo", ma che al tempo stesso era ormai giunto il momento di un "cambio di atteggiamento" che portasse all'obiettivo di incoraggiare i governi a impegnarsi per incrementare la spesa fiscale. "Inerzialmente, penso che i motori del mondo siano destinati anche nel corso del 2020 a produrre crescita. Poi, se si evitano accelerazioni negative nella dialettica tra Usa e Cina, questo non potrà che portare a una spinta per una crescita ulteriore nel corso dell'anno. Io sono positivo sul trend di crescita a livello mondiale e lo sono anche in merito alla siutazione italiana", ha aggiunto il banchiere. "Non vedo rischi che possano produrre una crescita negativa e, a mio parere, anche un +0,5% rappresenta un livello di crescita che permette al Paese di mantenere sostenibilita'".

"Questo nuovo modo di guardare alla generazione d'attività d'impresa, unendo anche l'interesse verso tutti gli stakeholder, è ormai la frontiera del fare risultati. A patto di generare suficienti flussi di reddito per remunerare i propri azionisti. Questo non va mai dimenticato: si può restituire alla comunità - e investire su di essa - solo se si è anche in grado di remunerare i soci", ha proseguito Messina. (riproduzione riservata)