Come risposta alla crescente volatilità sui mercati, spaventati dall’incertezza geopolitica e dall’indebolimento progressivo dell’economia mondiale, banche e reti propongono sempre più le polizze multiramo, prodotti misti che permettono di destinare parte dell’investimento alle tradizionali gestioni separate (che danno la garanzia del capitale) e parte a fondi o sicav (per provare a dare una marcia in più ai rendimenti). In alcuni casi il prodotto è preconfezionato e prevede fin da subito quale quota sia destinata alla gestione separata e quale alla forma unit linked. In altri casi invece viene data all’investitore la possibilità di scegliere sia la composizione in termini percentuali del mix sia su quali fondi interni puntare nell’ambito di una rosa di possibili alternative.
D’altronde nell’attuale fase di mercato chi investe ha l’impressione di muoversi un po’ come sulle sabbie mobili. Da una parte sale il timore di una recessione economica globale a causa dell’effetto che la guerra commerciale in corso tra Usa e Cina ha avuto sulla congiuntura mondiale. Dall’altra parte c’è scarsità di asset class in cui rifugiarsi, visto che, come segnala uno recente studio di Ubs, «circa il 40% dei rendimenti delle obbligazioni sovrane dei Paesi sviluppati è ora inferiore a zero e i rendimenti dei titoli a dieci anni Usa sono in calo verso i minimi storici». Con 16 mila miliardi di obbligazioni sovrane a livello globale con un rendimento negativo non è un caso che l’oro, tornato in auge come bene rifugio grazie alla discesa dei tassi di interesse del Treasury bond, si sia apprezzato del 18% da inizio anno. E non stupisce che gli investitori mostrino un approccio prudente e attendista. Tanto più che in Italia all’incertezza globale si aggiunge quella legata all’esito della crisi di governo, annunciata ma non ancora aperta ufficialmente. Dunque l’appeal dei prodotti assicurativi torna a essere forte, come dimostrano gli ultimi dati di raccolta delle reti.
Banca Mediolanum ha registrato dall’inizio dell’anno una raccolta di 2,3 miliardi di euro, di cui 1,7 miliardi per il risparmio gestito. «Mi ritengo molto soddisfatto dei 268 milioni di euro di raccolta totale registrati nel corso del mese di luglio, che portano a 2,3 miliardi il progressivo del 2019, e degli oltre 300 milioni di euro di raccolta in risparmio gestito, composta prevalentemente da soluzioni unit-linked ad alto valore aggiunto», ha spiegato l’amministratore delegato di Banca Mediolanum Massimo Doris.
Il trend trova conferma anche nei dati pubblicati da Ania (Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici). «I nuovi premi relativi a prodotti multiramo, esclusi quelli previdenziali e i Piani Individuali di Risparmio (Pir, ndr), a giugno hanno registrato un ammontare ancora in aumento rispetto allo stesso mese del 2018, raggiungendo da gennaio un volume di nuovi affari pari a 13,1 miliardi di euro (di cui il 66% afferenti al ramo I, ndr), pari al 43% dell’intera nuova produzione vita del canale e al 73% del totale complessivo dei nuovi premi di tali prodotti, con un incremento annuo del 30,7%», si legge nell’Ania Trends pubblicato il 6 agosto scorso. Peraltro questi prodotti possono anche contare su una fiscalità favorevole, visto che prevedono il pagamento di tutte le imposte soltanto al momento del riscatto o del decesso dell’assicurato. Infatti per le polizze minusvalenze e plusvalenze, di qualsiasi genere, possono essere compensate tra loro e l’imposta di bollo è differita al riscatto. Inoltre in caso di multiramo la parte investita in una gestione separata non è soggetta a imposta di bollo. Senza contare i classici vantaggi del prodotto assicurativo: impignorabilità, insequestrabilità ed esenzione dall’imposta di successione Quest’ultimo fattore è spesso sottolineato dalle reti e dalle private bank alla luce del timore che ogni tanto riemerge di un possibile inasprimento della tassazione sulle successioni. Senza dimenticare che il beneficiario della polizza può essere individuato anche al di fuori dell’asse ereditario.
Per quanto riguarda le caratteristiche dell’investimento, la presenza della gestione separata nella polizza consente di calmierare la volatilità e questo permette, anche in un’ottica di Mifid 2, di ridurre l’indicatore di rischio del prodotto e di renderlo accessibile a una platea più ampia di potenziali investitori. Nella lista delle ragioni per cui conviene investire nella polizza multiramo Dual Plus Reale sul sito della compagnia si legge: «Perché puoi contenere il rischio, investendo buona parte del tuo capitale nel fondo a gestione separata Reale Uno, puntando a guadagni più elevati con la restante parte del capitale, acquistando quote di diversi fondi unit e sfruttando le variazioni dei mercati».
Inoltre la presenza della copertura caso morte rappresenta un ulteriore elemento di protezione. D’altro canto questa combinazione tra componente che protegge e componente che invece punta il mirino sui mercati complica l’analisi di come potrà comportarsi la polizza. Ma in questo senso viene in aiuto Kid-Key Information Document, ossia il documento informativo (della lunghezza massima di tre pagine) che contiene gli scenari di quanto (al netto dei costi) il sottoscrittore può aspettarsi al momento del rimborso. In pratica queste simulazioni permettono di avere una stima delle performance in base a quattro diversi scenari di mercato (favorevole, moderata, sfavorevole e di stress) e alla durata di investimento più appropriata al prodotto finanziario. Con un’avvertenza: lo scenario di stress indica quale potrebbe essere l’importo rimborsato in circostanze di mercato estreme e non tiene conto della situazione in cui la compagnia non sia in grado di ripagare i sottoscrittori.
Il Kid, oltre agli scenari di performance, dà una proiezione delle commissioni a carico del risparmiatore, esprimendole non soltanto in percentuale ma anche in valori assoluti. Un elemento in più per valutare l’investimento, dato che in questo modo balza subito all’occhio quanta parte del capitale investito può essere mangiata dai costi.
MF-Milano Finanza ha analizzato un campione dei Kid delle polizze multiramo che le principali compagnie assicurative Vita espongono in vetrina nell’attuale fase di mercato. Prima di esporre i risultati dell’analisi dei Kid è necessaria una premessa: benché questo breve documento renda più comprensibili prodotti così complessi, restano comunque ampi margini di miglioramento, dato che i prodotti non sono facilmente confrontabili perché gli orizzonti temporali su cui sono calcolate le performance non sono gli stessi. Anche all’interno della stessa polizza si possono trovare scenari elaborati sulla base di periodi di permanenza diversi. In ogni caso, ecco che cosa emerge dall’analisi delle performance nette, nei vari scenari, e dei costi totali pubblicati dai Kid.
Per le polizze che hanno una composizione fissa tra gestione separata e fondo interno assicurativo, spesso nel Kid è prevista una simulazione complessiva per il prodotto. Questo per esempio è il caso della polizza Allianz Hybrid Energy, che investe il 50% nella gestione separata Vitariv e il 50% nella linea di investimento Az Orizzonte 10. Dal punto di vista dei rischi, in una scala da 1 a 7 il prodotto è inserito nella classe 2, quindi in una fascia bassa di rischiosità. In questo caso l’orizzonte temporale è di dieci anni. Per 10 mila euro investiti lo scenario favorevole prevede un rimborso di 11.676 euro dopo appunto dieci anni, ossia con un rendimento medio annuo dell’1,56%. Nello scenario moderato il rimborso si attesta a 10.440 euro (0,43% annuo) e in quello sfavorevole a 9. 455 (-0,56% annuo). Mentre nello scenario di stress il rimborso è di 9.511 euro (-0,5% annuo). Per quanto riguarda i costi, il totale è 1.751 euro, ossia un impatto sul rendimento per anno dell’1,57%.
In molti casi l’investitore può scegliere tra diverse combinazioni tra gestione separata e fondo interno e ha a disposizione una simulazione per la gestione separata e per i singoli fondi interni. Per esempio, nel caso di Dual Plus Reale di Reale Mutua la gestione separata Reale Uno, che ha un periodo di detenzione raccomandato di dieci anni, presenta un rendimento nel caso favorevole dell’1,7% annuo (11.834 euro il capitale ottenuto su un investimento di 10 mila euro) e perdita dello 0,29% in quello di stress (9.711 euro il rimborso). I costi sono all’1,31% annuo con una stima di 1.204 euro dopo 10 anni. Mentre nel caso di Reale Linea Obbligazionaria la durata consigliata per l’investimento è indicata sempre in dieci anni. Per 10 mila euro investiti nello scenario positivo il sottoscrittore riceverà a scadenza 13.266 euro, ossia un rendimento medio per ciascun anno del 2,87%. In uno scenario moderato il rimborso al netto dei costi scende a 11.782 euro (1,65% annuo). In un contesto sfavorevole il rimborso si attesta a 10.420 euro (0,41% annuo). Mentre nel caso di stress il capitale rimborsato sarebbe di 7.662 euro (-2,63% annuo). Dal punto di vista dei costi, dopo dieci anni il totale stimato si attesta a 1.455 euro, che significa un impatto sul rendimento per anno del 1,61%.
Infine per Reale Linea Mercato Globale per 10 mila euro investiti nello scenario positivo il sottoscrittore riceverà a scadenza 26.259 euro, ossia un rendimento medio per ciascun anno del 10,14%. In uno scenario moderato il rimborso al netto dei costi scende a 16.788 euro (5,32% annuo). In un contesto sfavorevole il rimborso si attesta a 10.646 euro (0,63% annuo). Mentre nel caso di stress il capitale rimborsato sarebbe di 3.756 euro (-9,33% annuo). Dal punto di vista dei costi dopo dieci anni il totale stimato si attesta a 2.383 euro, che significa un impatto sul rendimento per anno del 2,91%. (riproduzione riservata)