La Cina imbroglia, l'Ue fa peggio: il discorso di Trump abbatte l'Asia
La Cina imbroglia, l'Ue fa peggio: il discorso di Trump abbatte l'Asia
Il discorso del presidente americano all'Economic Club di New York ha frenato Wall Street e oggi gli investitori del Far East vendono azioni e corrono a coprirsi con l'oro. Giù il petrolio, in netto rosso i futures sul Nye. Stasera scadono i sei mesi di grazia sulle tariffe auto Ue

di Elena Dal Maso 13/11/2019 08:00

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Il tanto atteso discorso ieri di Donald Trump all'Economic Club di New York ha frenato prima Wall Street e questa mattina sta facendo ruzzolare l'Asia. I toni usati dal presidente americano sui rapporti commerciali con Cina e Unione Europea sono stati piuttosto duri. Alle ore 7:20 italiane il Nikkei chiude in ribasso dello 0,85%, mentre Hong Kong, bloccata dalle proteste in strada e dalle bombe rudimentali lanciate anche all'università, cede il 2,12%, mentre Shanghai perde lo 0,52%.

E' di nuovo corsa all'oro, che recupera lo 0,67% dal recente scivolone e ora scambia a 1.462 dollari l'oncia, mentre il petrolio Wti americano cede lo 0,46% a 56,54 dollari il barile per timori di un arresto dell'economia globale. Poco mosse le valute al momento rispetto alla chiusura di ieri di Wall Street, con l'euro che scambia a 1,1014, lo yen a 109,05 e la sterlina a 1,2845. Il T bond Usa a 10 anni viaggia laterale, sotto forte volatilità con un rendimento dell'1,919%. I futures su Wall Street sono in rosso per lo 0,35%.

Ieri a New York, in uno dei discorsi ritenuti più importanti dalla comunità finanziaria americana, il presidente Trump ha rinnovato il suo attacco commerciale alla Cina, definendola una nazione di "imbroglioni". "Dall'ingresso della Cina nell'Organizzazione mondiale del commercio nel 2001, nessuno ha manipolato meglio o sfruttato di più gli Stati Uniti", ha detto Trump. "Nessuno ha imbrogliato meglio della Cina", ha aggiunto poi, cercando il consenso e gli applausi fra i presenti (e sono arrivati piuttosto rumorosi).

Poi Trump ha aggiunto che intende siglare un accordo con Pechino, è nelle carte, ma la frase si è persa in un discorso generale sul commercio mondiale molto duro. E infatti il presidente ha specificato che "molti Paesi applicano tariffe straordinariamente elevate o creano barriere commerciali impossibili". Aggiungendo poi: "E sarò onesto, con l'Unione europea è molto, molto difficile. Le barriere che hanno sono terribili, per molti versi peggiori della Cina".

La borsa di Hong Kong è sotto forte stress oggi anche a causa dei forti tumulti che stanno paralizzando la città e parti del centro finanziario asiatico per un terzo giorno, con trasporti, scuole e molte aziende chiuse dopo che la violenza è aumentata. Il capo della polizia, Kwong Wing-Cheung, ha dichiarato che la città è sull'orlo di un crollo totale.

La mancanza di progressi sostanziali su un accordo Usa-Cina sta aumentando i dubbi sul fatto che un accordo commerciale avrà veramente luogo. "Sono assolutamente preoccupato. Il tempo passa", ha scritto oggi Michael McCarthy, capo strategist del mercato di CMC Markets a Sydney. "I mercati si aspettano progressi sostanziali nella prossima settimana e, in caso contrario, la fiducia potrebbe sgretolarsi. Ci sono interpretazioni divergenti dei commenti di Trump. Tendo ad allinearmi alle materie prime come petrolio e rame perché sono collegate alla domanda globale, quindi la loro caduta è significativa", ha concluso. Questa sera scade il periodo di grazia di sei mesi dell'Ue sulle tariffe auto nei confronti degli Usa. Se dovessero partire dopo la mezzanotte, scatta il 25% di dazi applicati alle macchine e ai loro componenti. (riproduzione riservata)