Juventus in profondo rosso, perdita di 210 milioni
Juventus in profondo rosso, perdita di 210 milioni
Sui conti del club controllato dalla Exor degli Agnelli-Elkann ha pesato la pandemia. I ricavi dell'esercizio 2020-2021 sono calati di 92,7 milioni. Anche il 2021-2022 è previsto in forte perdita. Focus sull'aumento da 400 milioni

di Andrea Montanari 17/09/2021 15:39

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Rosso profondo per la Juventus. Il club di calcio di Torino ha approvato i conti dell'esercizio fiscale 2020-2021 che si è chiuso con una perdita di 209,9 milioni rispetto a un rosso di 113,7 milioni del primo semestre e a un dato negativo di 89,7 milioni della stagione precedente. "L'incremento della perdita è principalmente dovuto a minori ricavi per 92,7 milioni, correlati sia agli effetti direttamente imputabili alla pandemia sui ricavi da gare e da vendite di prodotti, licenze e altri (47,9 milioni complessivi), sia a minori proventi da gestione diritti da calciatori (128,8 milioni)", viene specificato dalla società presieduta da Andrea Agnelli. Effetti negativi solo parzialmente mitigati dai maggiori introiti incamerati dai diritti tv (68,9 milioni).

Il giro d'affari si è così attestato a 480,7 milioni, in flessione del 16,2%, mentre i conti operativi sono aumentati di 35,2 milioni. A livello strutturale il patrimonio netto è drasticamente diminuito da 239,2 a 28,4 milioni, mentre l'indebitamento è di 389,2 milioni rispetto ai 385,2 milioni del 30 giugno 2020.

Per questa ragione la Juve ha convocato l'assemblea straordinaria del 29 ottobre per l'aumento di capitale da 400 milioni, il secondo nell'arco di due anni (quello completato a gennaio 2020 ammontava a 300 milioni). In tal senso l'azionista di controllo Exor, la holding della famiglia Agnelli Elkann, si è impegnata a garantire la ricapitalizzazione pro-quota, ossia 255 milioni. Parte di questa somma complessiva, ossia 75 milioni, è già stata anticipata al club nelle scorse settimane.

La società di calcio ha reso inoltre noto che "a seguito del perdurare dell'emergenza sanitaria da Covid-19, il contesto economico, finanziario e sportivo di riferimento è ancora caratterizzato da un'elevata incertezza, che rende complesso formulare previsioni attendibili in merito alle possibili evoluzioni di breve-medio periodo". Così i vertici della Juventus ipotizzano "una progressiva riduzione delle varie misure restrittive imposte dalle Autorità nel corso dell'esercizio 2021/2022 e una sostanziale normalizzazione del contesto economico generale a partire dal secondo semestre del 2022".

Nonostante questo, però, allo scopo attuale l'esercizio 2021/2022 "è previsto in significativa perdita". Inoltre, "nel presupposto di sostanziale normalizzazione del contesto economico generale a partire dal secondo semestre 2022, e per effetto delle azioni di razionalizzazione costi e di recupero ricavi impostate nell'esercizio appena concluso e aventi efficaci nel medio periodo, l'andamento economico del gruppo è atteso in sensibile miglioramento dall'esercizio 2022/2023", viene ancora specificato dal club bianconero, che nel primo anno del piano al 2024 rivisto a giugno prevede "un flusso di cassa negativo e una perdita d'esercizio più che adeguatamente coperti dalla rilevante disponibilità di linee di credito non utilizzate alla data del 30 giugno 2021, pari ad 335,9 milioni, e dai positivi effetti sul patrimonio netto e sull'indebitamento finanziario netto del gruppo derivanti dell'aumento di capitale in opzione fino 400 milioni". (riproduzione riservata)