Dopo Destination Italia qualche giorno fa, a volare sull'Aim è Intermonte Partners (+9,96% a 3,07 euro) nel suo primo giorno di negoziazione. Così il segmento dedicato alle piccole e medie imprese italiane continua a popolarsi e a far il suo ingresso è questa volta la holding di controllo di Intermonte Sim, Investment Bank indipendente specializzata in intermediazione istituzionale sul mercato italiano, che è stata ammessa a Piazza Affari a seguito del perfezionamento del collocamento di 13.062.500 azioni ordinarie, poste in vendita da oltre 60 azionisti di Intermonte.
Il flottante di Intermonte realizzato attraverso il collocamento sarà pari al 36,1% del capitale sociale prima dell'eventuale esercizio dell'opzione greenshoe e circa il 38% del capitale in caso di integrale esercizio della stessa. La domanda al prezzo di collocamento è stata pari a circa tre volte le 13,75 milioni di azioni totali, per un controvalore di 112 milioni. L'ammontare complessivo dell'offerta arriva così a circa 38,5 milioni di euro (circa 36,6 milioni prima dell'esercizio dell'opzione greenshoe). Il prezzo di collocamento delle azioni è stato fissato a 2,8 euro per azione con una conseguente capitalizzazione della società di circa 101,3 milioni.
Al momento dell'annuncio Guglielmo Manetti, ad di Intermonte, aveva sottolineato come il posizionamento della holding come operatore di riferimento nel segmento delle pmi, la forza patrimoniale e la diversificazione del business saranno ulteriormente sviluppati grazie alla quotazione in borsa. "L'Aim resta un primo passaggio: guardiamo allo Star come punto di arrivo per il futuro e alla crescita anche per linee esterne, in particolare nei servizi digitali e nell'investment banking", aveva concluso l'ad. (riproduzione riservata)