Il cda Atlantia boccia l'offerta di Cdp
Il cda Atlantia boccia l'offerta di Cdp
Il board ha reputato la proposta "inferiore alle attese" e non coerente con l’interesse della società. Gli advisor al lavoro su possibili ritocchi. Assemblea il 29 marzo. Salvini: accelerare e trovare una soluzione

di Manuel Follis 26/02/2021 18:31

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C'era grande attesa per il responso del consiglio d'amministrazione di Atlantia sull'offerta recapitata pochi giorni fa dal consorzio guidato da Cdp insieme a Blackstone e Macquarie per l'88% di Autostrade per l'Italia detenuto da Atlantia. La prima analisi del board della società ha però bocciato la proposta pervenuta. 

Il consiglio, si legge nel comunicato della società, "all’esito di una prima disamina, ha reputato l’offerta inferiore alle attese, fondate su concrete e coincidenti valutazioni di advisor indipendenti, e non coerente, nei termini sia economici che contrattuali proposti, con l’interesse di Atlantia e di tutti gli stakeholders". Il board ha però lasciato aperto uno spiraglio, visto che ha comunque dato mandato al presidente e all’amministratore delegato, Carlo Bertazzo, "affinché, con l’ausilio degli advisor incaricati, verifichino la possibilità di introdurre i necessari sostanziali miglioramenti dell’offerta del consorzio".

Nel frattempo però va avanti il processo per la scissione proporzionale con quotazione di Aspi. Il cda infatti ha deliberato "in coerenza con il processo di dual track avviato il 24 settembre 2020 e approvato dall’assemblea dei soci in data 15 gennaio scorso (quasi all’unanimità con il 99,7% del capitale rappresentato), di convocare l’assemblea straordinaria per il 29 marzo 2021" per deliberare in merito "alla proroga al 31 luglio 2021 del termine, originariamente fissato al 31 marzo 2021 nel progetto di scissione, per la presentazione di eventuali offerte vincolanti da parte di terzi per l’acquisto da Atlantia della partecipazione di controllo pari al 62,8% del capitale sociale di Autostrade Concessioni", ossia la società che a seguito della scissione controllerebbe l'88% di Aspi. 

"Atlantia e Autostrade: oggi ennesima fumata nera, non si può perdere altro tempo. Ci sono migliaia di posti di lavoro a rischio, oltre 3.000 assunzioni e 20 miliardi di investimenti fermi. Il nuovo governo deve accelerare e trovare una soluzione utile al Paese, lasciando da parte pregiudizi ed ideologia: bisogna ripartire con manutenzioni, investimenti e assunzioni", ha commentato il leader della Lega, Matteo Salvini.

Nel frattempo dalla Spagna Acs (gruppo spagnolo che controlla Abertis al 49% insieme ad Atlantia) ha fatto sapere che entro fine marzo grazie alla vendita di alcuni asset a Vinci avrà 5 miliardi cash da investire e studierà ogni opportunità presente nel settore autostrade compresa Aspi.