Generali taglia il debito di 1,25 mld e cede il portafoglio Uk
Generali taglia il debito di 1,25 mld e cede il portafoglio Uk
La vendita delle polizze inglesi (680 milioni) permette di alzare di 1 punto percentuale il Solvency Ratio e di alzare la cassa per operazioni di M&A, L'Ivass toglie il tetto di età al board. La compagnia incontra oggi a Londra la comunità finanziaria e presenta un nuovo scenario di stress test

di Elena Dal Maso 24/05/2019 09:40

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Oggi il gruppo Generali, guidato dall'amministratore delegato Philippe Donnet, incontrerà a Londra la comunità finanziaria. L'evento vede la partecipazione di Frédéric de Courtois, General Manager, Cristiano Borean, Group Chief Financial Officer, Jaime Anchùstegui, Ceo International, e Luciano Cirinà, Austria, Cee & Russia Regional Officer e Ceo di Generali Cee Holding.

In occasione dell'incontro, il gruppo assicurativo di Trieste presenterà un nuovo scenario di stress sui mercati finanziari di fronte al quale Generali confermerà la sua solidità patrimoniale. In questa direzione va la scelta, comunicata questa mattina, di non rifinanziare 1,25 miliardi di indebitamento senior in scadenza fra pochi mesi, a gennaio 2020. La decisione rientra nel piano di riduzione del debito previsto dal piano industriale 2018-2021 della compagnia. Quest'iniziativa, assieme al taglio di 250 milioni di debito subordinato nel 2019, "permetterà di raggiungere già nel 2020 il limite inferiore della forchetta obiettivo di riduzione del debito comunicato a novembre 2018", ha spiegato la compagnia.

Nel piano, infatti, è scritto che entro il 2021 il livello e il costo del debito devono rientrare fra 1,5 e 3 miliardi di euro. E che la spesa annua per interessi lordi va abbassata fra 70 e 140 milioni di euro. I target finanziari 2021, invece prevedono in aumento degli utili per azione del 6%-8% (Cagr) e dividendi in crescita al 55%-65% del pay out. E un return on equity medio al 2021 di oltre l'11,5%. La società ha previsto, inoltre, una dotazione generale di 3-4 miliardi da usare anche per acquisizioni. 

Al contempo Generali ha comunicato di aver firmato un accordo per la cessione del portafoglio chiuso Vita della propria filiale inglese con una società controllata da Reinsurance Group of America, Incorporated, un dei protagonisti del settore riassicurativo nei rami vita e salute nel mondo, che alla data di fine dicembre 2018 valeva 680 milioni di Best Estimates Liabilities. Il portafoglio consiste principalmente in polizze di rendita in pagamento.

Quest'operazione rafforza la posizione di capitale del gruppo italiano con un aumento di 1 punto percentuale del Solvency Ratio Regolamentare del gruppo e permette di concentrarsi sul core business. Cristiano Borean, Group Chief Financial Officer di Generali, ha spiegato che, grazie a questa cessione, "libereremo risorse che potranno essere reimpiegate per nuove opportunità di investimento e miglioreremo l'efficienza operativa della nostra filiale". Per quest'operazione Generali ha siglato un contratto di riassicurazione che coprirà il pagamento di tutti i sinistri derivanti dalla maggior parte del portafoglio chiuso oggetto dell'operazione.

Invece, sul tema acquisizioni, Bloomberg ha scritto che il Leone di Trieste ha aperto una trattativa, ancora alle prime battute, per rilevare gli asset del gruppo MetLife nei Paesi del Centro Europa, caratterizzati da una crescita più sostenuta rispetto alla media Ue. Le attività sono state valutate 2 miliardi di euro e sono concentrate in Polonia, Repubblica Ceca, Ungheria e Romania.

Il gruppo di Trieste ha detto in maniera chiara che è interessato ad acquisizioni mirate per entrare in nuovi Paesi in un ruolo fondamentale, fra i primi cinque player locali di mercato. E ha anticipato che le aree di potenziale interesse sono l'Europa Centrale e dell'Est. MetLife è uno dei maggiori gruppi assicurativi al mondo con sede a New York e oltre 62 miliardi di dollari di ricavi annuali.

Ieri l'Istituto di vigilanza sulle assicurazioni (Ivass) ha dato il via libera alle modifiche statutarie decise nell'ultima assemblea degli azionisti di Generali, tra cui quella relativa ai limiti di età dei consiglieri, con l'eliminazione dei tetti di 77 anni per i membri del consiglio, 70 per il presidente e 65 per l'amministratore delegato. Grazie al provvedimento si è realizzata la condizione di efficacia per la nomina a presidente di Gabriele Galateri di Genola. Il titolo Generali sale dell'1,03% a quota 16,12 euro stamani in borsa, con un incrememento da gennaio del 9,28%.