Sabrina Pucci, consigliere indipendente di Generali, considerata vicino a Crt, lascia il comitato nomine della compagnia di Trieste. Nessuna uscita dal consiglio, almeno per ora, ma un passo indietro significativo considerano che il comitato nomine, in queste settimane, sta mettendo a punto la lista del board. Il cda chiamato a votare la long list (composta da 25 oltre candidati) è andato avanti fino a tarda serata e alla fine si è concluso con un comunicato stringato: <Il consiglio di amministrazione ha preso atto delle dimissioni dei consiglieri Francesco Gaetano Caltagirone e Romolo
Bardin e, a maggioranza, ha respinto categoricamente le motivazioni addotte nelle comunicazioni di dimissioni, rimarcandone l’assoluta infondatezza e censurandone il carattere spesso offensivo>, hanno fatto sapere da Trieste.
Un voto che, quindi, evidentemente non è stato unanime e a questo punto ci si interroga su quali potrebbero essere le prossime mosse tra i consiglieri vicini al patto che raccoglie Caltagirone, Delfin e Crt arrivato al 16,196% delle azioni. I riflettori non sono puntati solo su Pucci ma anche su un altro consigliere, Paolo Di Benedetto, che insieme agli altri tre membri coinvolti dalle defezioni, lo scorso settembre, aveva votato contro la messa a punto di una lista del cda, appoggiata invece da Mediobanca, in vista dell'assemblea del prossimo 29 aprile che definirà la nuova governance di Trieste. Intanto giovedì Consob dovrebbe dare il suo giudizio definitivo sui questiti posti da Caltagirone, in particolare sulla questione della legittimità della lista del board, mentre più tempo ci vorrà per quanto riguarda lo strumento del prestito titoli utilizzato da Mediobanca per aumentare la sua presa su Generali e salire dal 12,8% al 17,22%. (RIPRODUZIONE RISERVATA)