Elezioni: Citi, Unicredit e Ubs si aspettano una reazione composta dello spread in attesa della nomina del ministro dell'Economia
Elezioni: Citi, Unicredit e Ubs si aspettano una reazione composta dello spread in attesa della nomina del ministro dell'Economia
Nessuna maggioranza qualificata, meglio sarebbe stato destabilizzante. La vera sorpresa? Il risultato peggiore delle attese della Lega. Gli economisti guardano già alla nomina del ministro dell'Economia. In attesa, lo spread Btp/Bund è visto al massimo a 250

di Francesca Gerosa 26/09/2022 10:40

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Una vittoria schiacciante per la destra. È il commento a caldo di Giada Giani, economista di Citi, post voto del 25 settembre con Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni che ha fatto il pieno di consensi con il 26,3%. Mentre Forza Italia si è fermata all'8,26% e la Lega di Matteo Salvini è crollata al 9%. Ma con il 44,13% la coalizione del centrodestra ha vinto le elezioni con un risultato netto. A questo punto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, si appellerà alla coalizione di destra per formare un governo e la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, con ogni probabilità sarà il candidato premier. Nel frattempo, il primo ministro, Mario Draghi, rimarrà in carica, e uno dei suoi impegni principali sarà quello di iniziare a preparare il progetto di bilancio per il 2023.

La leader di FdI Giorgia Meloni la più probabile candidata a diventare il prossimo premier 

Dunque, "in linea con le aspettative, la coalizione di destra dovrebbe ottenere una comoda maggioranza di seggi dopo le elezioni", ma non ha raggiunto la maggioranza qualificata dei 2/3, "che a nostro avviso avrebbe rappresentato un risultato potenzialmente destabilizzante. Non ci aspettiamo uno scontro a breve termine con l'Unione Europa, ma vediamo comunque un aumento dei rischi nel medio termine", ha avvertito l'esperta di Citi. "Il partito di destra Fratelli d'Italia è emerso come il principale vincitore delle elezioni, raccogliendo il 26% dei voti e superando significativamente i suoi alleati, la Lega di destra e Forza Italia di centro-destra. Questo rende la leader di FdI Giorgia Meloni la più probabile candidata a diventare il prossimo premier italiano", ha aggiunto Giada Giani.

Citi: nessuna maggioranza qualificata, meglio sarebbe stato un risultato destabilizzante

Quanto alle prime proiezioni su quella che potrebbe essere l'assegnazione dei seggi al Senato, secondo Rainews24 al centrodestra andrebbero tra i 114 e i 126 seggi, superando comodamente la soglia di maggioranza di 201, ma mancando la maggioranza qualificata dei 2/3 (133) necessaria per cambiare la Costituzione, al centrosinistra fra 34 e 46, al Movimento 5 Stelle tra 21 e 33, ad Azione-Italia viva tra 6 e 12. Per quanto riguarda i seggi  assegnati alla Camera, sempre secondo i dati forniti da Rainews24, al centrodestra andrebbero tra 232 e 252 seggi, al centrosinistra 77-97, al Movimento 5 Stelle 40-54, ad Azione-Italia viva 15-25.  "Avevamo valutato uno scenario con una maggioranza qualificata per la coalizione di destra come un risultato potenzialmente negativo a causa delle promesse di modificare importanti pesi e contrappesi dell'assetto istituzionale italiano. Tuttavia, l'ampia maggioranza della destra non esclude completamente questo scenario", ha avvertito l'economista di Citi.

La prima decisione chiave di Giorgia Meloni la nomina del ministro dell'Economia, ecco cosa aspettarsi

"Una vittoria netta di una coalizione rende più probabile che il prossimo governo duri più a lungo di quelli recenti. Inoltre, accelera la nomina del nuovo governo, probabilmente entro la fine di ottobre", ha previsto Giada Giani secondo la quale la prima decisione chiave della Meloni sarà la nomina del ministro dell'Economia e delle Finanza, con una personalità pro-europea e fiscalmente prudente che per ora sembra una scelta probabile. "Non ci aspettiamo una spinta immediata verso un forte allentamento fiscale, ma vediamo il rischio a medio termine che l'agenda politica della destra si scontri con gli obiettivi dell'Ue", ha concluso l'esperta. A differenza della Lega, hanno ricordato anche Matteo Ramenghi, Chief Investment Officer di Ubs WM Italy, e Thomas Wacker, CFA, Head Cio Credit di Ubs Switzerland AG, FdI ha più volte affermato durante la campagna di essere contraria a una politica fiscale espansiva. "Le aree chiave di controllo nei prossimi mesi saranno la disciplina fiscale, la capacità di utilizzare appieno il Recovery Fund ed evitare il protezionismo", hanno previsto i due esperti.

Attesa una reazione composta dello spread Btp/Bund

Comunque, nel breve termine Luca Cazzulani, Head of Strategy Research, e Loredana Maria Federico, Chief Italian Economist di Unicredit Bank, si attendono una reazione piuttosto contenuta dello spread Btp/Bund, dato che l'esito delle elezioni è stato sostanzialmente in linea con le aspettative. "Sono possibili alcune ricoperture, dato che gli investitori sono entrati nelle elezioni moderatamente corti di Btp e che lo scenario di rischio di una vittoria schiacciante della destra è stato prezzato. Continuiamo a prevedere che lo spread Btp-Bund si collocherà vicino ai 250 punti base fino alla fine dell'anno", hanno previsto i due economisti di Unicredit Bank. Equita Sim lo vede intorno a 230-250 punti base in attesa che il mercato vada a valutare la composizione del governo e la legge di bilancio, a meno che non ci sia un cambio di tono da parte del nuovo governo o un deciso peggioramento del contesto macro. 

Certo, i premi per il rischio dei titoli di Stato italiani sono più che raddoppiati rispetto ai minimi della pandemia e sono scambiati a 235 punti base rispetto ai Bund tedeschi a 10 anni. "Ma riteniamo che gli investitori in obbligazioni italiane a breve e media scadenza siano ben compensati per i rischi derivanti dall'elevato onere del debito pubblico italiano e dai ricorrenti episodi di incertezza politica. Sebbene sia improbabile che la Bce intervenga direttamente in reazione a un moderato aumento degli spread, riteniamo che in ultima analisi agisca per contenere le distorsioni sostanziali, fintanto che l'Italia rimane in accordo con l'Ue sulle politiche di bilancio", hanno chiarito Matteo Ramenghi e Thomas Wacker.

La vera sorpresa? Il risultato peggiore delle attese della Lega

Il risultato del voto di domenica ha quindi confermato il buon momento recentemente osservato per FdI, la cui performance è avvenuta principalmente a spese della Lega, che ha ottenuto un risultato peggiore di quanto suggerito dai sondaggi, hanno osservato Luca Cazzulani e Loredana Maria Federico. La popolarità della Lega è, quindi, ben al di sotto del 34% conquistato alle elezioni europee del 2019, quando la leadership di Matteo Salvini era al suo apice. Invece, il Movimento Cinque Stelle, che ha ottenuto il 15% dei voti, "ha beneficiato della popolarità del suo leader, l'ex Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, durante la campagna elettorale, e delle sue promesse di fornire aiuti alle famiglie e alle imprese, in particolare nel sud. A seguito del deludente risultato elettorale, ci aspettiamo che nelle prossime settimane si intensifichi il dibattito sulla leadership della Lega e del Pd".

Il nuovo Governo probabilmente entrerà in carica all'inizio di novembre

L'esito delle elezioni ha anche confermato la crescente disaffezione dell'elettorato con un'affluenza definitiva al 63,9%, in calo dal 73,7% del 2018. È chiaro che una porzione ancora più ampia di elettori si è probabilmente sentita non rappresentata dai partiti politici e ha deciso di non recarsi alle urne, hanno commentato i due economisti, ricordando che il prossimo evento importante sarà la convocazione ufficiale del nuovo Parlamento il 13 ottobre. In seguito, si terranno le elezioni del presidente del Senato e della Camera, "che ci aspettiamo si concludano verso la metà di ottobre. Il processo di formazione del governo inizierà con l'avvio di un giro di consultazioni da parte del Presidente Mattarella, probabilmente subito dopo il 20 ottobre. Mattarella indicherà il nome del possibile primo ministro a cui affidare il mandato di formare un nuovo governo, sostenuto da una coalizione di destra, che probabilmente entrerà in carica all'inizio di novembre. La forza di Fratelli d'Italia rispetto ai suoi alleati implica che la sua leader, Giorgia Meloni, ha una forte possibilità di diventare il primo premier donna in Italia. Sarà, comunque, interessante vedere la reazione della Lega alla sua scarsa performance e il suo grado di impegno nei confronti del nuovo governo in futuro", hanno concluso Luca Cazzulani e Loredana Maria Federico. Fino ad allora, il governo ad interim di Mario Draghi rimarrà in carica, continuerà a gestire l'emergenza energetica, ad avviare il processo di approvazione del progetto di bilancio per il 2023 e a compiere ulteriori progressi nell'attuazione del Piano di ripresa e resilienza (Pnrr). (riproduzione riservata)