Dall'accordo con la Rai 16 mln di ricavi addizionali. Imi vede Rai Way a 7,1 euro
Dall'accordo con la Rai 16 mln di ricavi addizionali. Imi vede Rai Way a 7,1 euro
In uno scenario che assume la realizzazione e gestione post refarming di 3 multiplex (dagli attuali 5), Rai Way dovrebbe investire 150 mln di euro entro il 2022. Per Banca Imi la creazione di valore è pari a 0,2 euro per azione

di Francesca Gerosa 11/12/2019 12:00

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Rai Way ha siglato un accordo con la Rai per il processo di refarming delle frequenze con conseguente rimodulazione dei termini del contratto di servizio, allungato per altri 7 anni. L'intesa, in sintesi, prevede un incremento del canone da 179 milioni di euro per il 2019 a 195,4 milioni di euro per il 2020 e il 2021. Inoltre, in uno scenario che assume la realizzazione e gestione post refarming di tre multiplex (dagli attuali cinque), Rai Way dovrebbe investire 150 milioni entro il 2022. 

Per il ceo di Rai Way, Aldo Mancino, l'accordo con Rai è motivo di grande soddisfazione: "si tratta di un importante risultato, che conferma il ruolo strategico di Rai Way e pone le condizioni per proseguire con le attività operative connesse a un progetto, quello del refarming, cruciale non solo per Rai, ma per l'intero Paese. Questo accordo ci consente, inoltre, di confermare l'elevata visibilità dei ricavi che ha contraddistinto la nostra società fin dalla quotazione; possiamo ora concentrarci sulla finalizzazione del nuovo piano industriale".

La legge di bilancio 2019 e la recente evoluzione della disciplina regolamentare di settore hanno definito i criteri circa modalità e tempistiche per il rilascio della banda 700 MHz e per la transizione verso lo standard DVB-T2 (processo di refarming) secondo uno specifico calendario che ne prevede il completamento entro giugno 2022, nonché i principali obblighi che Rai dovrà rispettare in relazione alla nuova configurazione delle reti DTT.

Quindi, al fine di adeguarsi alla nuova configurazione, Rai Way effettuerà progressivi interventi sulla propria rete, in particolare relativi alla realizzazione del nuovo multiplex per la diffusione dei programmi regionali Rai, all'estensione della copertura dei multiplex nazionali e al passaggio al nuovo standard trasmissivo DVB-T2.

In uno scenario che assume la realizzazione e gestione da parte di Rai Way di tre multiplex per Rai1, rispetto ai cinque attualmente gestiti, si stima, appunto, che tali attività comportino investimenti in capo alla stessa Rai Way pari a circa 150 milioni di euro (inclusivi degli investimenti previsti dal già esistente accordo per l'estensione delle coperture degli attuali multiplex nazionali) da sostenere entro il 2022.

A fronte dell'erogazione dei nuovi servizi di diffusione DTT, il corrispettivo annuale a favore di Rai Way relativo ai servizi di Rete2, a partire dal 1 luglio 2021, sarà pari a 195,4 milioni, al netto della rivalutazione per gli anni 2020 e 2021 sulla base dell'indice Istat da applicare al corrispettivo per i servizi di Rete2 per il 2019, che ammonta a 179 milioni.

Il nuovo corrispettivo include, dunque, un incremento di 15,8 milioni rispetto al corrispettivo attuale per effetto della rimodulazione del servizio di diffusione DTT all'esito del refarming; 600.000 euro a seguito della riclassificazione quale parte integrante dei servizi di rete, sempre a partire dal 1 luglio 2021, di taluni dei servizi evolutivi attualmente resi da Rai Way a Rai. Dal 1 luglio 2021 al 31 dicembre 2021 il nuovo corrispettivo si applicherà pro quota su base semestrale. Dal 1 gennaio 2022 in poi sarà rivalutato sulla base dell'indice Istat.

L'incremento del corrispettivo riflette una configurazione di rete più estesa rispetto all'attuale in termini di apparati e sempre basata su oltre 2.000 siti, seppur in presenza di un minor numero di multiplex, nonché la remunerazione degli investimenti di adeguamento, che rappresentano in parte attività di sviluppo e in parte attività di manutenzione anticipata rispetto al normale ciclo di sostituzione.

Tenendo in considerazione l'effetto netto dei maggiori costi operativi connessi all'esercizio delle nuove reti e della maggior efficienza derivante dall'utilizzo di tecnologie più avanzate, si stima che l'impatto a livello di margine operativo lordo sia sostanzialmente in linea con l'incremento dei ricavi. Nell'ipotesi in cui Rai non consegua la disponibilità del terzo multiplex1 e Rai Way ne gestisca di conseguenza due post-refarming, l'incremento del corrispettivo sarà ridotto di 6 milioni da 15,8 milioni a 9,8 milioni, a fronte di minori investimenti stimati in circa 25 milioni. Tale riduzione sarà parzialmente bilanciata a livello di margine operativo da minori costi di esercizio.

L'accordo prevede, infine, la corresponsione a favore di Rai Way entro il 31 dicembre di quest'anno di un importo una tantum pari 500.000 euro a titolo di compenso per l'attività di analisi e progettazione tecnica della rete in relazione al refarming. In tale contesto, le parti hanno rinunciato a esercitare la disdetta consentita dal contratto alla scadenza del primo periodo di sette anni, con il contratto che, quindi, si intenderà rinnovato ai nuovi termini per ulteriori sette anni fino al 30 giugno 2028, ferma restando la previsione di rinnovo tacito fino al 2035.

In borsa il titolo Ray Way festeggia il nuovo contratto con un progresso del 4,58% a 6,39 euro. "Stimando una marginalità del 90% ci attendiamo un miglioramento delle nostre stime di ebitda di circa 12-13 milioni a regime nel 2022, che implicherebbe una creazione di valore ai multipli a cui tratta il titolo, 14 volyte l'ebitda, di circa il 2-4%", indica Equita, ricordando che la società presenterà il piano industriale nel primo trimestre 2020 e quindi si potrebbe accelerare un processo di consolidamento del settore. "Alzeremo stime e target perice a 5,3 euro, rating hold", conclude Equita. Target price che Banca Imi ha già alzato stamani da 6,9 a 7,1 euro, confermando il rating add.

Per la banca d'affari la creazione di valore per Rai Way è pari a 0,2 euro per azione, leggermente meglio rispetto alla guidance aziendale di un impatto neutrale. Per Banca Akros, se i nuovi servizi dovessero essere assolutamente al top, la creazione di valore sarebbe intorno a 100 milioni di euro nello scenario di tre multiplex, 40 milioni di euro nello scenario di due multiplex "con un probabile impatto positivo sulla valutazione di Rai Way del 3/6%", sostiene Banca Akros che sul titolo ha un rating accumulate e un target price a 6 euro. (riproduzione riservata)