Da Gilde opa su Tas per il delisting
Da Gilde opa su Tas per il delisting
Il ceo Valentino Bravi e il presidente Dario Pardi vendono il 73,2% del gruppo informatico al fondo di private equity reinvestendo nella BidCo. Il titolo si avvicina al prezzo dell'offferta (2,2, euro), a premio del 14,8% rispetto agli ultimi tre mesi

di Elena Dal Maso 21/10/2021 09:50

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Dopo 21 anni sul segmento Mta, Tas lascia Piazza Affari. Il titolo sale del 4,37% a 2,15 euro per oltre 180 milioni di capitalizzazione, al di sotto per ora del prezzo dell'opa a 2,2 euro annunciata oggi. Il gruppo milanese, specializzato in soluzioni software per la monetica, i pagamenti elettronici e i mercati finanziari, è stato informato dal proprio azionista di controllo indiretto, Gum International, che BidCo, una società italiana di nuova costituzione il cui capitale sociale è indirettamente detenuto da Gilde Buy-Out Fund VI C.V. e Gilde Buy-Out Fund VI 2 C.V. , ha stipulato un contratto di compravendita con Gum Consulting, Bravi Consulting, Fabio e Matteo Bravi (soci di Gum International) per l’acquisto delle loro quote, pari al 100% del capitale sociale di Gum International. 

Gum International e 2BP detengono assieme il 100% di Owl, che a sua volta ha il 73,2% del capitale sociale di Tas. Il resto, 26,792%, è il flottante scambiato su Mta. Gilde Buy Out Partners è un fondo di private equity europeo attivo nel segmento delle medie imprese con presenza in Italia e nel Benelux, gestisce fondi per oltre 3 miliardi di euro e ha uffici a Milano, Utrecht, Bruxelles, Francoforte e Zurigo. Fin dalla sua costituzione nel 1982, il fondo ha investito in oltre 250 aziende aiutandole a crescere.

L'accordo prevede che al momento del closing Bravi Consulting, veicolo controllato da Valentino Bravi, attuale ceo di Tas, reinvestirà in misura superiore ai proventi derivanti dalla vendita in Solidus HoldCo, il soggetto che controlla BidCo e, dopo il closing, Umberto Pardi (attuale membro del cda), investirà in HoldCo. Quindi, al perfezionamento dell’operazione (prevista per il primo trimestre del 2022), BidCo sarà indirettamente controllata da Gilde e partecipata da Bravi Consulting e da Umberto Pardi.

BidCo sarà quindi tenuta a lanciare un’offerta pubblica di acquisto obbligatoria al valore di 2,2 euro per azione finalizzata al delisting del titolo. Il prezzo rappresenta un premio rispettivamente del 14,8%, 16,8% e 21,9% rispetto al valore medio ponderato delle azioni nel corso degli ultimi tre, sei e dodici mesi. Nel caso in cui il delisting non dovesse essere raggiunto, potrà essere effettuato anche attraverso una fusione per incorporazione di Tas in BidCo.

Il ceo Valentino Bravi spiega che "l'ingresso nel capitale di un nuovo azionista di maggioranza dello standing di Gilde, fondo di private equity leader in Europa con quasi 40 anni di esperienza, consentirà di consolidare la presenza in Italia e rafforzare il posizionamento all’estero. Il mio percorso in Tas, iniziato 12 anni fa, ha visto una prima fase di ristrutturazione aziendale e del portafoglio prodotti e, negli ultimi cinque anni, una seconda fase di rilancio ed espansione internazionale".

Per Dario Pardi, presidente del cda, questo annuncio "rappresenta il primo degli obiettivi strategici fissati nell’agosto 2016 quando Gum Consulting, società da me controllata, ha investito in Tas. Gum Consulting ha rappresentato la prima ondata di investimenti e ora passa il testimone a Gilde". Giuseppe Franze, partner e Head of Italy e Gianluigi Manna, partner di Gilde sottolineano invece che Tas rappresenta un'eccellenza nel panorama fintech italiano, essendo il principale sviluppatore di soluzioni software nel settore della monetica e dei pagamenti".

Gilde si è avvalsa di Mediobanca in qualità di advisor finanziario, dello studio Linklaters come consulente legale e dello Studio Di Tanno Associati come advisor fiscale. Bravi Consulting, Fabio Bravi e Matteo Bravi sono stati assistiti dallo studio Gattai, Minoli, Partners, mentre Gum Consulting si è avvalsa dello studio legale Lexia Avvocati. (riproduzione riservata)