Nel 2021 sono state 3.500 le segnalazioni legate alle criptovalute arrivate all'Uif, l'Ufficio di informazione finanziaria di Banca d'Italia. Di queste 326 sono state inoltre da operatori specializzati del comparto. I cryptoasset sono un ambito cui dedicare "particolare attenzione", ha sottolineato Claudio Clemente, direttore della Uif, presentando il rapporto sull'attività dello scorso anno. Dopo aver proposto formati di segnalazione dedicati, l’Unità sta acquisendo strumenti per l’analisi forense della blockchain, che consentiranno una più efficace esplorazione delle operatività sospette con l’utilizzo di criptovalute. Inoltre, secondo Clemente, il recente avvio del registro degli operatori in valute virtuali tenuto dall'Oam (l'organismo degli agenti e dei mediatori, favorirà un più stretto contatto e una più efficace collaborazione con le imprese del settore.
L'aumento delle segnalazioni
In totale, lo scorso anno, l'autorità ha ricevuto 139mila segnalazione, oltre 26mila in più del 2020 con un salto del 23,3%. Nei primi mesi di quest'anno hanno continuato a evidenziare una crescita, anche se più contenuta: (61.412 segnalazioni, +4,9%). Aumenti in buona parte dovuti al contributo degli istituti di moneta elettronica e degli istituti di pagamento.
Specie nell’ultimo triennio si è osservato un notevole incremento della ricchezza informativa delle segnalazioni sospette: nel 2019 i soggetti segnalati erano 500 mila circa (presenti in 106 mila segnalazioni), mentre nel 2021 si sono attestati a oltre 1 milione e 300 mila (in 140 mila segnalazioni) facendo segnare un progresso del 170 per cento a fronte di un aumento delle sospette del 32 per cento.
Gli illeciti fiscali si confermano una delle tipologie operative prevalenti nell'ambito della collaborazione attiva: 16,8% sul totale delle segnalazioni sospette. Oltre alle frodi nelle fatturazioni che da sole incidono per oltre il 25% di questa categoria di segnalazioni, "si fanno spazio nuove operatività che confermano la versatilità delle condotte illecite nel campo fiscale", ha aggiunto Clemente.
Sanzioni contro la Russia: congelati 287 milioni
Ammontano, invece, a 287 milioni i fondi e le garanzie congelati a 25 soggetti colpiti dalle sanzioni imposte contro la Russia. "Il congelamento sta colpendo anche risorse economiche, ulteriori rispetto a quelle finanziarie comunicate alla UIF, per ingenti valori" ha sottolineato il direttore dell'Unità. Su delega del Comitato di Sicurezza Finanziaria, inoltre l'Uif "ha realizzato la rilevazione, prevista dai regolamenti europei, dei depositi superiori ai 100.000 euro detenuti da cittadini russi e bielorussi. "Con il perdurare delle sanzioni è verosimile che si moltiplichino i tentativi di eluderle o aggirarle". (riproduzione riservata)