Con Giorgia Meloni mercati azionari in una fase di sperimentazione. Ecco le 13 le azioni consigliate da Mediobanca Securities
Con Giorgia Meloni mercati azionari in una fase di sperimentazione. Ecco le 13 le azioni consigliate da Mediobanca Securities
I mercati sono pronti a testare questa nuova leadership giorno dopo giorno in un contesto di volatilità. Dall'energia, alle infrastrutture, alle telecomunicazioni e alla trasformazione digitale, tutti i consigli di Mediobanca Securities

di Francesca Gerosa 26/09/2022 14:15

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La coalizione di centrodestra ha vinto le elezioni politiche italiane con Fratelli d'Italia primo partito. I tre partiti (FdI, Lega e Forza Italia) hanno ottenuto complessivamente circa il 44% dei voti, portando la coalizione ad avere una maggioranza assoluta, secondo l'attuale sistema, in entrambe le Camere. Fratelli d'Italia, il partito di Giorgia Meloni, ha dato una grande dimostrazione di forza, raggiungendo il suo massimo storico in termini di preferenze, pari al 26%, circa l'8% in più del secondo partito (PD). Nel complesso, "i risultati elettorali per la coalizione di destra sono solidi e in linea con gli ultimi sondaggi, con dati più forti del previsto per Fratelli d'Italia e più deboli per il suo partner politico, la Lega", ha commentato Mediobanca Securities. Invece, "il Pd ha ottenuto risultati un po' più deboli del previsto, mentre il Movimento Cinque Stelle è risultato un po' più forte".

Lega non più così decisiva, un segnale positivo per i mercati

Un risultato che, secondo il team strategie di credito globale di Algebris, apre alla possibilità di un governo "molto stabile, caratteristica poco ricorrente nella politica italiana, sempre che continui ad esserci unità all'interno della coalizione" con la Lega, il partner più debole della coalizione vincente, che ha deluso le aspettative, totalizzando preferenze pari all'incirca all'8%. Pertanto, "visto lo scarso risultato ottenuto, il partito risulterà meno decisivo per il nuovo governo e potrebbe persino esercitare una certa pressione sull'attuale leadership, un segnale complessivamente positivo per i mercati".

Algebris: mercati azionari in una fase di sperimentazione

Guardando alla situazione dal punto di vista dei mercati azionari, le prossime settimane di formazione del governo saranno decisive. Giorgia Meloni non è molto conosciuta a livello internazionale e non ha esperienza di governo. "I mercati sono quindi ancora in fase di sperimentazione e sono pronti a testare questa nuova leadership giorno dopo giorno, specialmente in questo attuale contesto di volatilità. La nomina al Ministero delle Finanze e la prossima legge di bilancio saranno i primi elementi chiave da tenere monitorati. Anche la coerenza con il messaggio del precedente governo sulla Russia, sui fondi Ue e sulla politica energetica rimarrà sul radar dei mercati", ha aggiunto il team di Algebris.

MFS Investment Management: il Btp rischia di sottoperformare rispetto ai Bonos 

Più rischi nell'obbligazionario. Nonostante uno scontro con l'Unione Europea non sia imminente (la probabile futura premier, Giorgia Meloni, ha già addolcito il suo tono anti-Ue durante la campagna elettorale), Annalisa Piazza, Fixed-Income Research Analyst di MFS Investment Management, vede ancora rischi per la stabilità fiscale nel medio termine. "Meloni dovrà fare alcune concessioni ai suoi alleati, Lega in primis, che hanno promesso tagli alle tasse e aumenti delle pensioni, come Forza Italia, e dovrà affrontare una situazione difficile poiché il rallentamento della crescita e la necessità di fornire qualche stimolo fiscale, come da manifesto della coalizione, indeboliranno la riconvergenza del debito italiano. A nostro avviso, il budget pluriennale mostrerà già una revisione al rialzo per il disavanzo 2023 nell'intervallo 5%-6% vs 3,9% stimato in precedenza", ha previsto Annalisa Piazza.

Per l'esperta i rischi legati all'attuazione del Piano di ripresa e resilienza (Pnrr) rappresentano un'altra sfida per il nuovo governo. "Vediamo rischi al ribasso per alcuni dei 55 traguardi e obiettivi che l'Italia deve raggiungere entro la fine dell'anno per sbloccare un pagamento di 19 miliardi di euro all'inizio del 2023. Un ritardo potrebbe esercitare ancora più pressione sulle emissioni nazionali. Pertanto, non si possono escludere del tutto ritardi e tensioni con Bruxelles e la volatilità dei Btp continuerà fino a quando il quadro generale non sarà più chiaro. Alcuni allarmi sulla futura instabilità della politica fiscale del paese potrebbero portare a un appiattimento ribassista della curva e a una sottoperformance rispetto ai suoi omologhi come Spagna o Grecia", ha avvertito l'esperta, mentre lo spread Btp/Bund sale a quota 237 punti base.

Tutti i dossier più esposti a un cambio di governo

In molti si chiedono anche quali siano i dossier più esposti a un cambio di governo. A detta di Antonella Frongillo, analista dell'ufficio studi di Intesa Sanpaolo, sono la creazione di una rete unica e il consolidamento delle torri di trasmissione. L'esperta ha ricordato che durante la campagna elettorale i rappresentanti di Fratelli d'Italia hanno spesso dichiarato che stanno lavorando a un progetto (chiamato Minerva) per creare un operatore nazionale wholesale only di proprietà dello Stato che potrebbe includere un potenziale takeover di Cdp su Tim e una successiva scissione. Pur implicando un appeal speculativo, questo scenario rimane soggetto a problemi normativi e di valutazione, a detta dell'esperta. Mentre per quanto riguarda una potenziale fusione tra Ei Towers e Rai Way è fiduciosa che il percorso avviato dal Governo Draghi (DPCM in vigore da marzo 2022) possa essere proseguito dal nuovo Governo, anche se la struttura e la tempistica di un'eventuale operazione rimangono incerte.

13 le azioni consigliate da Mediobanca Securities

In uno scenario macroeconomico sfidante, Mediobanca Securities mantiene una visione prudente anche perché il Pnrr resta il motore di crescita dell'Italia per gli anni a venire, con 55 obiettivi previsti nel secondo semestre 2022 per sbloccare ulteriori 20 miliardi di euro di fondi NextGen EU (1% del Pil). La mancanza delle pietre miliari del Pnrr potrebbe impedire lo sblocco da parte delle autorità Ue di oltre 120 miliardi di euro di fondi NextGen EU ancora in sospeso entro il 2026, di cui circa 35 miliardi di euro nel 2023 (2% del Pil). "In uno scenario di tassi in aumento e in indebolimento macro, la mancata consegna di questi fondi potrebbe avere ripercussioni anche sui rendimenti sovrani. In effetti, gli acquisti nell'ambito del Tpi della Bce potrebbero essere interrotti se le tensioni persistenti sono dovute ai fondamentali del Paese, ovvero all'assenza di azioni che riportino gli squilibri sulla strada giusta. In tale contesto, continuiamo a preferire settori esposti a modelli di crescita sottostanti a lungo termine come lo sviluppo dell'energia, infrastrutture trasporti e telecomunicazioni: Tenaris, Inwit, Prysmian, Erg, Italgas, De Nora, Enav, in continua trasformazione digitale come Technoprobe e Tinexta", ha suggerito Mediobanca Securities, consigliando anche le società che forniscono protezione al persistere di un'elevata inflazione come Cnh Industrial, Moncler, Brunello Cucinelli o le società che hanno un'esposizione a maggiori spese per la difesa come Leonardo. (riproduzione riservata)