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Il governo ha deciso un'ulteriore proroga del taglio delle accise sui carburanti. Con decreto dei ministeri dell'Economia e della Transizione ecologica lo sconto di 30 centesimi attualmente in vigore fino all'8 luglio è stato esteso al 2 agosto.
La notizia era attesa, come anticipato da MF-Milano Finanza. Nelle scorse settimane il governo non ha neppure escluso di poter arrivare di proroga in proroga fino a fine anno. Misura per la quale tuttavia servirebbe l'istituzione di un fondo apposito.
Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, è tornato a sostenere la sua tesi a un tetto al prezzo del gas anche se non ci sono piani per un vertice straordinario dell'Ue a luglio sull'energia. Le posizioni appaiono ancora distanti. Se ne riparlerà al vertice di ottobre, ha precisato Draghi. A porre i maggiori ostacoli è la Germania la cui dipendenza delle forniture russe è molto elevata. « L'obiezione che si fa al price cap - ha detto Draghi al termine del Consiglio Europeo - è la paura che in risposta la Russia tagli le forniture, ma ormai in Germania stiamo al 50% del flussi. Putin incassa le stesse cifre e l'Ue ha difficoltà immense». Per il premier bisogna «agire subito perché l'inflazione che dipendeva sostanzialmente dall'energia ora dipende anche da altre cose. Questi aumenti si spargono e diventano aumenti di altre merci. L'Europa ha un potere di mercato per quanto riguarda il gas perché la Russia via tubo non può andare da nessun'altra parte. E questo potere dovrebbe usarlo con il price cap».
L'Italia - ha concluso - ha costruito una rete di fornitori e crediamo di poter compensare il gas russo entro un anno, un anno e mezzo: le cose stanno andando meglio del previsto». Il primo ministro belga, Alexander De Croo, è d'accordo con Draghi: «Dobbiamo formare un blocco energetico. Se operiamo tutti da soli, andremo a fondo - ha detto- Dobbiamo iniziare ad acquistare energia collettivamente, dobbiamo implementare dei tetti di prezzo e dobbiamo fare dei piani insieme per superare l'inverno». Per quanto riguarda gli stoccaggi, l'Italia sta andando molto bene: la dipendenza dal gas russo l'anno scorso era al 40%, quest'anno al 25% con le misure messe in campo».
Circa il taglio delle accise, lo sconto è però considerato "insufficiente e inadeguato a quella che oramai è un'emergenza nazionale", dall'Unione Nazionale Consumatori "Da quando è iniziata la guerra, nonostante l'intervento del governo, sia il gasolio sia la benzina hanno gia' superato la soglia di 2 euro anche in modalita' self. Un litro di benzina, secondo i dati ufficiali del Mite, costa oltre 21 cent in più, con un rialzo dell'11,5%, pari a 10 euro e 68 cent per un pieno da 50 litri, mentre il gasolio è maggiore di oltre 28 cent al litro, con un balzo del 16,5%, pari a 14 euro e 18 cent a rifornimento".
"Il governo, se non voleva tornare ai prezzi amministrati come da noi proposto, doveva alzare la riduzione di almeno altri 10 cent, in deroga per il gasolio alla normativa europea, e ridurre l'Iva dal 22 al 10%", conclude l'associazione. Critica anche Assoutenti che parla di provvedimento "del tutto deludente che non porterà a una riduzione dei listini dei carburanti alla pompa". (riproduzione riservata)