Carlyle chiude la cessione di uno degli asset in portafoglio. Il fondo di private equity internazionale guidato in Italia da Marco De Benedetti (presidente anche di Gedi) ha definito la dismissione della controllata Marelli Motori, società vicentina specializzata nella progettazione e produzione di macchine elettriche rotanti (motori e generatori) in portafoglio dall'estate del 2013.

Dopo mesi di lunghe trattative, Carlyle ha trovato l'acquirente: si tratta, secondo quanto riferito dal sito Legalcommunity, della holding di investimento inglese Langley Plc. In questo modo, il fondo Usa può ora concentrarsi sulle altri partecipazioni in portafoglio a partire da Golden Goose, azienda calzaturiera che come già riferito da MF-Milano Finanza ha chiuso il 2018 con un giro d’affari consolidato di 185 milioni e un margine operativo lordo di 55 milioni a fronte di un indebitamento che sfiorerà i 100 milioni e ha deciso di staccare una cedola da 100 milioni agli azionisti, a partire dalla stessa Carlyle.

Con l'incasso derivante dalla cessione di Marelli Motori - pagata nel 2013 212 milioni di euro -, il fondo guidato da De Benedetti può stringere la presa su Forgital, altra azienda vicentina controllata (83%) dalla famiglia Spezzapria e specializzata nella produzione di anelli e altri componenti forgiati di grandi dimensioni destinati principalmente ai aerospaziale, petrolifero e della produzione di energia elettrica per la quale è stata fatta un'offerta vincolante da 900-950 milioni ed è stata superata la concorrenza del fondo Alpha di Edoardo Lanzavecchia. Congelate per ora le vendite di Comdata e di Twin-Set, altre due società del portafoglio di Carlyle.

La dimissione di Marelli Motori è stata gestita dagli advisor legali Latham & Watkins, per conto di Carlyle, e Gateley Plc per l'acquirente Langley. Lo studio Linklaters ha assistito le banche che hanno affiancato i compratori sul lato financing.