Boris Johnson vince a larghissima maggioranza
Boris Johnson vince a larghissima maggioranza
L'ex ministro degli Esteri britannico, Boris Johnson, è stato eletto nuovo leader del partito conservatore con 92.153 preferenze contro i 46.656 voti ottenuti dall'attuale ministro degli Esteri, Jeremy Hunt. Attuare la Brexit, unire il Paese, sconfiggere Jeremy Corbyn: sono i tre obiettivi indicati da Johnson nel suo discorso

23/07/2019 13:36

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L'ex ministro degli Esteri britannico, Boris Johnson, è stato eletto nuovo leader del partito conservatore con 92.153 preferenze contro i 46.656 voti ottenuti dall'altro candidato per la leadership, l'attuale ministro degli Esteri, Jeremy Hunt. Lo ha annunciato la co-presidente del comitato 1922, il gruppo parlamentare del partito conservatore, Cheryl Gillan. I voti espressi sono stati in totale 159.320 con un'affluenza dell'87,4%, mentre le schede nulle sono state 509.

"Attuare la Brexit, unire il Paese, sconfiggere Jeremy Corbyn". Sono i tre obiettivi indicati oggi da Boris Johnson nel suo discorso dopo la nomina a nuovo leader dei conservatori britannici. L'ex ministro degli Esteri ha confermato di volere portare a compimento l'uscita del Regno Unito dall'Unione europea "il 31 ottobre" ed ha parlato, in chiusura del suo discorso, della necessità di "energizzare" il Paese e il partito.

"Ci saranno persone che metteranno in dubbio la saggezza della decisione" presa, ha iniziato, dopo avere ringraziato il suo avversario Jeremy Hunt e la prima ministra uscente Theresa May. Ma "nessuna persona o partito ha il monopolio della saggezza", ha aggiunto.

Johnson ha spiegato che "il partito deve riconciliare due istinti contrastanti: l'istinto di lavorare con gli altri e l'istinto di autogoverno". Poi si è detto tutt'altro che "scoraggiato" nel dovere affrontare il compito che gli è stato appena assegnato.

Il mantra della sua campagna, ha ricordato, è stato quello di "ottenere la Brexit, unire il paese e sconfiggere Jeremy Corbyn". Ora andrà "avanti con il lavoro".