BofA: dove saranno dollaro, euro e Tbond a fine anno
BofA: dove saranno dollaro, euro e Tbond a fine anno
Bank of America Merrill ha rivisto le sue previsioni per dollaro, euro e Tbond per tener conto delle nuove preoccupazioni legate alla guerra commerciale tra Usa e Cina. L'indebolimento del biglietto verde è rinviato

di Roberta Castellarin 24/05/2019 13:05

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139,26 17.29.51

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Bank of America Merrill ha rivisto le sue previsioni per dollaro, euro e Tbond per tenere conto delle nuove preoccupazioni legate alla guerra commerciale tra Usa e Cina. In particolare gli esperti di BofA hanno ridotto per il 2019 le attese per il cambio euro dollaro. In particolare il cambio tra euro e biglietto verde è visto a 1,10 a giugno di quest'anno, per poi risalire a 1,14 a fine settembre e a 1,17 a fine 2019. L'attesa precedente era un cambio a 1,20 a fine 2019. 

Mentre per quanto riguarda il Tbond decennale BofA si aspetta che il rendimento si attesti al 2,6% sempre a fine 2019. Questa previsione tiene conto del tono più accomodante della Fed e del fatto che per ora l'inflazione resta sotto controllo. Tornando al biglietto verde gli esperti di BofA sottolineano che "La forza del dollaro è il risultato di un insieme di fattori: la persistente divergenza tra la forza dell'economia Usa e i dati deboli mostrati dagli altri Paesi; l'appetibilità dei Tbond rispetto a quanto offerto dagli altri titoli governativi globali; l'incertezza politica crescente che ha portato le banche centrali a essere più accomodanti".

Affinché questa situazione cambi e il biglietto verde si indebolisca è necessario che si riduca l'incertezza globale, che si arrivi quindi a un accordo credibile tra Usa e Cina, e che ci sia anche negli altri Paesi un minor rischio politico. "Se questo avverrà il carry trade sarà meno vantaggioso e i flussi di capitale potranno dirigersi verso altre parti dell'economia globale al di là degli Stati Uniti". Al contrario se la tensione salisse ancora il dollaro sarebbe destinato a rafforzarsi nel suo ruolo di bene rifugio.

Gli analisti di BofA sottolineano anche che per l'euro l'incertezza resta alta. Gli esperti si aspettavano uno scenario più positivo per la valuta unica. Invece "le tensioni commerciali restano alte all'avvicinarsi del secondo semestre, i dati macro che arrivano da Cina e zona euro restano deboli nonostante alcuni segnali di miglioramento, l'incertezza sulla Brexit resta e inoltre molte Banche centrali hanno seguito l'esempio della Fed e sono diventate più colombe". Gli analisti concludono: "Per ora crediamo che il nostro scenario positivo si realizzi entro la fine dell'anno, ma i rischi sono aumentati. Riteniamo che si arrivi a un accordo Usa Cina, ma detto questo c'è la possibilità che le cose peggiorino prima di andare meglio".