Bce, le attese sull'economia degli analisti. Prima dei nuovi lockdown non erano male..
Bce, le attese sull'economia degli analisti. Prima dei nuovi lockdown non erano male..
L'indagine vede l'economia contrarsi del 7,8% quest'anno (stima precedente dell'8,3%), per poi crescere il prossimo anno del 5,3% (5,7%). Ma il sondaggio risale a inizio ottobre, quando non si parlava ancora di lockdown generalizzati. La Lagarde assicura che saranno usati tutti gli strumenti disponibili, Pepp in testa, in caso di necessità

di Antonella Ladisi 30/10/2020 13:08

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In leggero miglioramento le aspettative sull'economia di economisti e esperti del settore nell'Eurozona, come è emerso dal monitoraggio trimestrale della Bce, mentre sono state limitate le attese sull'inflazione già bassa.

Una precisazione: le interviste sono infatti state condotte ad inizio ottobre quando la curva epidemiologica era in crescita nel Vecchio Continente ma non c'erano ancora prospettive di lockdown generalizzati, che invece si stanno moltiplicando negli ultimi giorni. Il fatto che il sondaggio possa risultare in qualche modo già "vecchio" è indice di quanto velocemente si sviluppa questa crisi.

Al momento dell'indagine, gli esperti del settore privato pronosticavano un calo del pil del 7,8% per quest'anno, un rialzo del 5,3% nel 2021 e uno del 2,6% nel 2022. Più a lungo termine una crescita più sommessa all'1,4%.

Dalla consultazione svolta tre mesi prima, gli esperti avevano fatto emergere delle stime pari al -8,3% per quest'anno, +5,7% nel 2021 e +2,4% nel 2022 e sempre +1,4 nel lungo termine.

Per quanto riguarda l'inflazione, le attese medie hanno mostrato una limatura allo 0,3% (al di sotto di una precedente previsione dello 0,4%) per quest'anno, allo 0,9% (1% previsto in luglio) per il prossimo e all'1,3% sul 2022, che rimane tuttavia distante dall'obiettivo preposto dall'autorità centrale (inferiore ma vicina al 2%). Più in linea l'attesa sul lungo termine, invece, inflazione all'1,7%.

Dal Consiglio direttivo della Bce di ieri è emerso che la linea non verrà modificata, ma in caso di un peggioramento sanitario e di ulteriori misure restrittive che potrebbero preannunciare una recessione a doppia V, ha preannunciato che alla riunione di dicembre ricalibrerà tutti gli strumenti messi in campo.

Christine Lagarde ha anche sottolineato la necessità che il credito continui a fluire verso l'economia e che la politica monetaria e fiscale continuino a lavorare di pari passo. Sotto monitoraggio il tasso di cambio, anche se la Bce non ritiene che questa sia attualmente la questione più urgente. Inoltre molti fattori che influenzano la valuta sono estranei all'influenza delle banche centrali.

Nel complesso, per gli analisti di Pimco sono ragionevoli ulteriori 600 miliardi di euro di acquisti e la proroga degli acquisti di sei mesi fino alla fine del 2021. Quindi nella riunione di ieri è stato confermato lo scenario di ampia liquidità in arrivo da parte delle banche centrali per fine anno con impatto sui mercati. Sul fronte tassi confermata l'ipotesi di spread in Italia in area 100/120 punti base con il cambio euro/dollaro in area 1,15 entro l'anno. (riproduzione riservata)