Banca Ifis verso dividendo 2019 entro fine anno, no a big deal
Banca Ifis verso dividendo 2019 entro fine anno, no a big deal
L'obiettivo del management è quello di distribuire entro l'anno una cedola di 1,10 euro relativa al 2019. L'ad Geertman: no a operazioni di m&a transformational, sì a operazioni tattiche. ok dell'assemblea al bilancio 2020 e alla distribuzione del dividendo di 0,47 euro. Acquisti sul titolo

di Marco Capponi 22/04/2021 14:40

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L'assemblea di Banca Ifis approva il bilancio 2020 e la distribuzione del dividendo di 0,47 euro per azione. La cedola sarà staccata il 24 maggio, con record date il giorno successivo e messa in pagamento il 26. Il vero obiettivo dell'istituto di credito è, però, un altro: "Garantire una stabile remunerazione agli azionisti", ha detto Ernesto Furstenberg Fassio, vice-presidente della banca, aggiungendo come la speranza sia quella di distribuire entro fine anno "un dividendo di 1,10 euro relativamente al 2019".

Ma la giornata di oggi è stata importante anche per la conferma nella carica di ad di Frederik Geertman, già cooptato come consigliere lo scorso 11 febbraio. Nel presentarsi di fronte all'assise, il nuovo ceo ha spiegato che attualmente "non ci sono dossier aperti sul fronte m&a, ma guarderemo alle opportunità di entrata in nuovi business, di sviluppo di nuovi business, rimanendo ancorati a quello che sappiamo fare bene".

Comunque, al momento "non ci sono dossier aperti". E per quanto riguarda il tipo di operazione, "transformational M&A oppure fusioni sull'ipotesi che sia necessario crescere dimensionalmente non sono oggi tipi di attività che Ifis pensa oggi di aver bisogno di fare. La banca è uno specialty finance player, posizionato su business redditizi, non è obbligata a crescere per motivi dimensionali", ha spiegato Geertman, precisando che "la banca è interessata a fare operazioni tattiche, con due caratteristiche: la prima sviluppare dei business attraenti e che facciano leva su una nostra capacità di aggiungere valore, e poi di assoluto rigore nella remunerazione del capitale. Quindi no a iniziative che in un arco di tempo ragionevole non ci portano ad avere utili netti superiori al cost of equity".

Non c'è, dunque, l'obbligo di operazioni grandi per rincorrere benefici di scala. Quanto a possibili settori "c'è molto dinamismo attorno alla supply chain finance", è "un mondo in cui siamo già forti e in cui andremo sicuramente a vedere se c'è qualcosa per rafforzarci. Un altro mondo interessante resta quello degli Npl", ha specificato Fassio, preannunciando che risposte più concrete si troveranno nel nuovo piano industriale "entro il 2021".

Più in generale, Geertman si è detto ottimista, dopo le turbolenze della pandemia di Covid-19, per l'anno in corso: "Alla fine del 2021", ha evidenziato, "la situazione potrebbe cambiare". Resta la consapevolezza del fatto che "siamo ancora in una fase transitoria: il nostro credito, al contempo, è per buona parte a breve termine, e questo generalmente non nasconde sorprese e quindi abbiamo una perfetta comprensione del nostro portafoglio".

Approvata, infine, la proposta dell'azionista di maggioranza La Scogliera di nominare come nuovo amministratore indipendente Monica Regazzi, in sostituzione del consigliere dimissionario Luciano Colombini. Con il suo ingresso sale al 41% la rappresentanza femminile nel cda (5 su 12 membri). Alla luce delle notizie di giornata il titolo Banca Ifis a Piazza Affari guadagna un +2,47% a 11,22 euro. (riproduzione riservata)