Banca Akros guarda già al 2022 e taglia il rating su doValue
Banca Akros guarda già al 2022 e taglia il rating su doValue
La banca d'affari si aspetta che la società riporti risultati positivi nel terzo trimestre: l'utile è visto a 9 mln di euro, i ricavi a 119 mln e l'ebitda a 43 mln. Ma avverte che due elementi specifici avranno un impatto sulle commissioni di servizio l'anno prossimo quando l'ebitda sarà piatto. Il rating passa da accumulate a neutral

di Francesca Gerosa 21/10/2021 12:20

Ftse Mib
34.271,12 23.51.14

-0,27%

Dax 30
18.088,70 23.51.14

-0,27%

Dow Jones
38.460,92 1.24.09

-0,11%

Nasdaq
15.712,75 23.51.14

+0,10%

Euro/Dollaro
1,0698 1.37.38

+0,11%

Spread
140,44 17.29.29

+5,88

Ancora una seduta sopra le righe per il titolo doValue a Piazza Affari (+0,98% a 10,26 euro), a dispetto del downgrade di Banca Akros da accumulate a neutral. Il target price scende da 11,5 a 11 euro in attesa che la società pubblichi i risultati del terzo trimestre 2021 il prossimo 4 novembre dopo la chiusura del mercato. Banca Akros si aspetta che la società, che si occupa della gestione e del recupero di crediti deteriorati per conto di banche e industrie, riporti risultati positivi nel terzo trimestre, confermando la ripresa in corso dopo l'allentamento delle restrizioni legate al Covid-19.

Infatti, l'utile netto è visto a 9 milioni dagli 8 milioni del terzo trimestre 2020. Un miglioramento guidato principalmente dalla ripresa della raccolta, prevista a circa 1,4 miliardi contro 1 miliardo di un anno fa, il che dovrebbe portare a ricavi lordi pari a 132 milioni e a ricavi netti pari a 119 milioni, il 14% in più rispetto all'anno precedente, grazie alle migliori commissioni di servizio (servicing fee).

Mentre i costi operativi dovrebbero essere gonfiati dalla più intensa attività di raccolta tanto che sono visti aumentare di oltre il 20% rispetto all'anno precedente a 76 milioni di euro, portando a un ebitda di 43 milioni, +5% su base annua, e a un margine ebitda di circa il 33%. Guardando, però, più avanti, Banca Akros ha avvertito che due elementi specifici avranno un impatto sulle commissioni di servizio l'anno prossimo.

In primo luogo, la rinegoziazione del contratto Sareb, iniziata a luglio e che dovrebbe chiudersi all'inizio del prossimo anno, che vedrà probabilmente un remix dalle commissioni di base a quelle di raccolta a un livello strutturalmente più basso. In secondo luogo, le cartolarizzazioni di portafoglio in corso porteranno anch'esse a commissioni di servizio strutturalmente più basse.

"Ci aspettiamo che doValue risponda a questo scenario con una rinnovata attenzione al contenimento dei costi, ma il 2022 sarà probabilmente un anno di transizione con un ebitda piatto a 194 milioni dai 193 milioni stimati per quest'anno, quindi abbiamo tagliato la nostra stima di eps adjusted da 0,86 a 0,71 euro per azione, 0,84 euro nel 2023. Sulla base delle nostre più prudenti per il 2022, abbiamo tagliato il rating sull'azione a neutral", ha concluso Banca Akros. (riproduzione riservata)