Autostrade, la Cassazione riaccende gli autovelox Tutor
Autostrade, la Cassazione riaccende gli autovelox Tutor
La Corte ha ritenuto del tutto infondati i motivi per i quali la Corte d'appello di Roma un anno fa giudicò che il sistema di controllo della velocità media violasse le norme relative alla proprietà intellettuale di Craft e andasse rimosso

16/08/2019 16:41

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La Corte di Cassazione ha ritenuto del tutto infondati i motivi per i quali la Corte di appello di Roma, con il pronunciamento del 10 aprile del 2018 aveva giudicato che il sistema di controllo della velocità media, cosiddetto Tutor, violasse le norme relative alla proprietà intellettuale della società Craft e dovesse essere rimosso.

Lo rende noto Autostrade per l'Italia (Aspi), sottolineando che la sentenza di appello faceva seguito a quattro sentenze a favore della società infrastrutturale controllata dalla holding quotata Atlantia (che a sua volta fa riferimento alla famiglia Benetton) e che il sistema Tutor era stato sviluppato e finanziato per decine di milioni di euro dalla società e affidato in comodato gratuito alla Polizia stradale.

Il sistema, installato nelle tratte a maggior rischio di eccesso di velocità e che copriva 2.500 km di autostrade, aveva permesso di ridurre l'incidentalità mortale sulle stesse tratte del 50% e unitamente ad altri interventi realizzati dalla società aveva contribuito, dalla privatizzazione, a ridurre a meno di un quarto l'incidentalità mortale sulla rete.

Asp, guidata dall'ad Giovanni Castellucci, i in queste ore ha già riattivato le squadre per la reinstallazione del sistema, così da consentirne la messa a disposizione in tempi brevi alla Polizia Stradale al fine di potenziare i controlli già in essere sulla rete tramite l'attuale sistema SICVe-PM. Si conta infatti, in coordinamento con la Polizia stradale, di poter attivare controlli della velocità media su circa 1.000 km di tratte entro i giorni del controesodo.

Autostrade per l'Italia "ricorda che la sua rete è l'unica al mondo con un sistema di controllo della velocità media diffuso e sviluppato dal gestore stesso", si legge nella nota diramata dall'azienda.