Le vendite che a metà settimana hanno colpito Wall Street, Nasdaq in testa, attribuiscono una maggiore probabilità al fatto che la discesa possa non essere terminata. Nel portafoglio titoli solo Stm ha accusato un arretramento maggiore rispetto al Ftse Mib, mentre tutti gli altri hanno saputo smorzare la discesa, compresa Mediobanca. Le utility ampiamente presenti nel portafoglio sono riuscite a muoversi ancora una volta in controtendenza, mentre Amplifon è salita per la seconda settimana sul podio con un nuovo allungo. STACCHI CEDOLA Lunedì 20 maggio Amplifon ha staccato una cedola lorda unitaria di 0,14 euro, A2a di 0,07 euro, Generali di 0,90 euro e Interpump di 0,22 euro, pari a 172,4718 euro netti per il portafoglio in pagina.
Etf. Ottava debole anche per le strategie in Etf, che hanno pagato il generale nervosismo che ha complito i listini internazionali sulla scia delle rinnovate tensioni tra Usa e Cina: e non è un caso che lo strumento più penalizzato sia stato proprio quello investe nelle azioni cinesi di classe A. Saldo negativo anche le azioni emergenti e i titoli europei Socially Responsible, così come per le azioni europee ad alto dividendo e i titoli focalizzati sul tema dell’acqua. Hanno invece contenuto la pressione ribassista le azioni Usa, l’oro e l’azionario mondiale a rischio controllato, che hanno tutti terminato l’ottava a ridosso della parità. STACCO CEDOLE. Giovedì 23 maggio l’ETF Vang. Usd Em Mkts G. B. U ha staccato una cedola lorda unitaria di 0,24 dollari, pari a 3,6848 euro netti per il portafoglio in pagina.
Certificates. Settimana di correzione per le strategie in certificates, che hanno dovuto gestire la nuova debolezza del comparto bancario, sul quale il paniere ad alto rischio è maggiormente esposto, anche se con strutture protette a vario titolo. È questo il caso del Bonus Cap su Unicredit, che ha nuovamente conquistato la maglia nera, sulla scia di un sottostante che si è portato a ridosso del supporto psicologico a 10 euro, non lontano dai minimi di fine 2018 a 9,60-9,55. La barriera è collocata a 7,885 euro e per il momento non è strettamente sotto pressione. Diverso è il discorso per il Phoenix su Enel, Generali e Intesa SanPaolo: in questo caso il titolo bancario è arrivato a ridosso della soglia di knock-out (1,8512), ma per questo prodotto la barriera è di tipo discreto e quindi sarà valida solo a scadenza. (riproduzione riservata)