Dal governo arriva una stampella da 50 milioni di euro per sostenere l’Alitalia, e consentire di pagare gli stipendi. La misura è stata approvata ieri dal Consiglio dei ministri, su richiesta del ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, dopo che i commissari straordinari, scatenando le proteste dei sindacati, avevano dichiarato l’impossibilità di pagare le buste paga di aprile, a causa della liquidità ormai azzerata.
Il via libero del governo crea un precedente, perché stavolta è arrivato senza aspettare il preventivo della Commissione europea. Nel Decreto Covid, approvato ieri sera, è stata inserita una norma che autorizza a pagare in anticipo una parte dei ristori Covid previsti per la compagnia. "In base all'articolo 1 della Costituzione chi lavora deve essere pagato", ha tagliato corto Giorgetti.
Va detto che Bruxelles non avrebbe ancora ricevuto da Alitalia i dati necessari per stabilire e autorizzare i ristori. Sul fronte Ita la mossa del governo sta tenendo in allerta i vertici, che temono un ulteriore irrigidimento della Commissione nelle trattative per far decollare la newco.
Quel che trapela da fonti Ue non fa ben sperare su un esito rapido e favorevole della vicenda. La richiesta è sempre la stessa: garantire la discontinuità con la vecchia Alitalia. A complicare la situazione c'è l'imminente verdetto sugli aiuti di Stato, per i prestiti ponte di 900 e 400 milioni di euro concessi all'amministrazione straordinaria nel 2017 e nel 2019. Bruxelles ha ancora dubbi e persegue il dialogo con le autorità italiane. (riproduzione riservata)