Agnelli, lo stile è finito?
Agnelli, lo stile è finito?

di Paolo Panerai 09/08/2020 13:41

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Suo padre Umberto e suo zio Giovanni o anche suo fratello Giovannino  si sarebbero mai comportati come lui? Non credo proprio. Come si fa, come ha fatto Andrea Agnelli, a ringraziare tutti nella festa  per lo scudetto e non l'allenatore Maurizio Sarri?

Eppure ad Andrea va riconosciuta alta umanità, non fosse altro per come parlò di suo padre in una commemorazione all'Unione industriali di Torino: un racconto commovente. Ma a un Agnelli non avrebbe, non dovrebbe, mai  venire in mente di non ringraziare chi comunque aveva dedicato un anno di lavoro per la sua gloria, anche se pensava che avesse operato non bene, come lui avrebbe voluto.

Suo zio Giovanni ringraziò perfino Paolo Cantarella, che come capo della Fiat aveva prodotto solo l'idea fallimentare della Multipla. Eppure, già malato, l'Avvocato disse al presidente Paolo Fresco: forse non avremmo dovuto licenziare(nel calcio si dice esonerare) l'Ing. Cantarella. Lo chiamerò. E lo chiamò.

Andrea, che è l'erede della seconda quota del pacchetto di controllo della Fca, spero abbia ringraziato almeno Gianluigi Gabetti, che riuscì a convincere il biscugino Jaki a lasciare ad Andrea almeno la Juventus. Come mi raccontò Gabetti non fu un'operazione facile. Jaki ci teneva moltissimo alla Juventus, che dà la visibilità massima. Proprio per questo Andrea non avrebbe dovuto tradire lo stile Agnelli, una delle non tante cose in cui la famiglia è sempre stata inappuntabile. (riproduzione riservata)