I listini europei chiudono in rosso, con Milano che perde lo 0,94% a 25.077 punti, mentre lo spread Btp/Bund è intorno a 112 punti base. L'azionario europeo non riflette le notizie positive sul fronte macro, con l'indice Pmi dell'Eurozona che a giugno tocca i 59,2 punti, in rialzo rispetto ai 57,1 di maggio e ai 58,8 attesi.
"Il mercato si sta ancora adattando" alla posizione più falco del previsto della Fed della scorsa settimana, secondo Sophie Griffiths, market analyst di Oanda. Ieri infatti il presdiente della Fed, Jerome Powell, ha assicurato che è altamente improbabile che l'inflazione salga ai livelli visti negli anni '70, ma ha riconosciuto la significativa incertezza dell'economia a seguito delle riaperture.
Wall Street prosegue contrastata con il Dow Jones che segna -0,09%, l'S&P +0,03% e il Nasdaq +0,16%,dopo i dati Pmi di giugno sui settori dei servizi e manifatturiero. Nel dettaglio il Pmi servizi degli Stati Uniti, nella lettura preliminare di giugno, si è attestato a 64,8 punti dai 70,4 di maggio, mentre il Pmi manifatturiero, sempre nella lettura preliminare di giugno, è salito a 62,6 punti dai 62,1 di maggio. Inoltre, le vendite di nuove unità abitative negli Usa sono scese a maggio del 5,9% a livello mensile a 769 mila unità, al di sotto del consenso degli economisti, fissato a quota 890 mila.
Focus sulle materie prime con l'oro che segna +0,63% a 1.788 dollari l'oncia, mentre il Wti guadagna l'1,02% a 73,58 dollari al barile e il Brent l'1,15% a 75,66 dollari. Intanto le scorte settimanali di greggio Usa sono risultate pari a 459,06 milioni di barili, in calo di 7,614 milioni di barili rispetto alla settimana precedente (-4,1 milioni il consenso). Poco mossa la situazione nel valutario con il cambio euro/dollaro che guadagna lo 0,06% a 1,194. (riproduzione riservata)