Europa in rosso. Milano in calo dell'1,6% con spread oltre 115 punti
Europa in rosso. Milano in calo dell'1,6% con spread oltre 115 punti
Giornata da dimenticare per l'azionario europeo, con diversi listini che cedono oltre il 2%. Differenziale poco mosso dopo l'aumento del rendimento del Bund, salito a -0,162%. A Wall Street male gli industriali. Consolida l'oro a 1.830 dollari, recupera il petrolio. Si rafforza l'euro

di Marco Vignali 11/05/2021 17:30

Ftse Mib
33.916,70 16.01.33

+0,10%

Dax 30
17.759,52 16.01.29

-0,44%

Dow Jones
37.985,38 16.06.35

+0,56%

Nasdaq
15.538,18 16.01.33

-0,41%

Euro/Dollaro
1,0671 15.46.42

+0,11%

Spread
142,70 16.16.33

+0,09

L'azionario europeo ha chiuso la seduta in deciso ribasso, con Milano che ha perso l'1,64% dopo l'apertura di Wall Street, negativa come da attese. In profondo calo anche le altre piazze: Francoforte -1,99%, Londra -2,60% e Parigi -2,15%. A prevalere sul sentiment, oltre ad alcune decise prese di profitto fisiologiche, è stato l'andamento dei tassi di interesse, in deciso aumento dopo le preoccupazioni su un possibile ritorno dell'inflazione. Da monitorare, in tal senso, l'inflazione negli Stati Uniti in aprile, che verrà resa nota nella giornata di domani. Lo spread Btp/Bund ha chiuso stabile intorno a 115 punti base, con il rendimento del Bund a -0,162%. 

Wall Street prosegue negativa, con i tecnologici che registrano nuove perdite dopo le performance disastrose di ieri. Il Nasdaq lima il ribasso di inizio seduta ma scambia comunque in calo di oltre l'1%. Fanno peggio gli industriali, con il Dow Jones attualmente a -1,8%, mentre l'S&P 500 perde l'1,5%. Secondo Alan Levenson, chief Us economist di T. Rowe Price, la Fed non sarà assolutamente preoccupata in caso di una sorpresa al rialzo dell’inflazione di aprile. "Ha già fatto intendere che considererà come transitorio qualunque aumento dei prezzi legato al rimbalzo della domanda di servizi high-touch come hotel e viaggi aerei o alla disruption delle catene di approvvigionamento, come per i veicoli a motore. Più in generale, dato che l’inflazione è rimasta al di sotto del 2% per un lungo periodo, la Fed accoglierebbe favorevolmente un rafforzamento nel breve termine", sottolinea il gestore, che prosegue: "mi aspetto che il tasso di inflazione annuale passi dal 2,6% di marzo al 3,4% ad aprile, per raggiungere il picco a 3,6% a maggio, con l’uscita di scena delle letture molto depresse di un anno fa e il venir meno quindi del cosiddetto effetto base".

Per quanto riguarda le materie prime, stabile l'oro a quota 1.830 dollari. Il petrolio, negativo fino a poche ore fa, si riporta sopra la parità, con Brent e Wti rispettivamente a 68,44 e 65,09 dollari al barile. Si rafforza l'euro, che guadagna lo 0,28% sul dollaro e porta il tasso di cambio a 1,2162. (riproduzione riservata)