Seduta caratterizzata dal segno meno a Milano, che riesce comunque a chiudere lontano dai minimi di giornata. Il Ftse Mib, sceso oggi fino a quota 23.645 punti, ha registrato sul finale un -0,65% a 23.845 punti. Le vendite, comunque contenute, sono state diffuse in Europa per via dei timori degli operatori relativi all'impatto economico di una eventuale diffusione del coronavirus, che in Cina ha causato 6 morti.
Ad allentare la tensione sui mercati ha contribuito la diffusione dell'indice Zew di gennaio relativo alle attese economiche in Germania, migliore delle previsioni (26,7 punti rispetto ai 10,7 punti di dicembre e contro i 14,5 punti visti dal consenso), che ha allentato le preoccupazioni degli investitori sullo stato di salute dell'economia tedesca. Il Dax è stato l'unico tra i principali indici europei a chiudere in positivo (+0,05%).
A Davos, inoltre, il consigliere economico della Casa Bianca, Larry Kudlow, ha detto che il Pil degli Usa dovrebbe crescere almeno del 3% quest'anno: "gli accordi commerciali aiuteranno" e "la Fed ha cambiato politica" e questo è stato un fattore "molto, molto importante".
A piazza Affari giù il lusso, penalizzato dai timori di un impatto del coronavirus sul turismo cinese e dunque sulla spesa per beni di alto di gamma: Moncler -2,22%, Ferragamo -0,77%, Cucinelli -4,05%. Ha fatto eccezione Tod's, che ha chiuso con un +0,65%. Safilo, su cui Mediobanca Securities ha abbassato il giudizio a underperform, ha perso il 2,52%.
Tra i bancari ha invece brillato Mps (+9,39%): secondo quanto appreso da MF-Dowjones, la banca ha collocato un bond senior preferred 'long' a 5 anni da 750 milioni di euro, per il quale gli ordini hanno superato gli 1,35 miliardi di euro.
Bene di riflesso altri titoli del comparto: Banco Bpm +2,38%, Bper +1,27%, Unicredit +0,57%.
Tra le mid cap giù del 3,56% De'Longhi, su cui Banca Akros ha abbassato il giudizio a reduce, e Autogrill (-2,85%), penalizzata dai timori relativi a un calo del turismo cinese. Sul resto del listino forti acquisti su Trevi (+24,23%) in scia alla notizia che la Corte di Appello di Bologna ha omologato l'accordo di ristrutturazione.
Sull'AIM Italia, infine, prese di profitto su Askoll Eva (-9,03%) dopo il rally dell'ultimo mese; bene Kolinpharma (+13,86%).